R.Carlos: “Al Real eravamo un pericolo negli spogliatoi. Grato all’Inter”

Rimpianto enorme per i nerazzurri, Galactico fuori e dentro al campo con il Real: ecco Roberto Carlos, che si è concesso in una lunga intervista.

R.CARLOS: “LUXEMBURGO DURÒ TRE MESI, TOLSE IL VINO”

Il laterale sinistro brasiliano ha parlato prevalentemente della sua esperienza al Real Madrid ai microfoni di Canale 11, ma non ha dimenticato la sua esperienza in nerazzurro: “Sono molto grato all’Inter“.

Sicuramente, il difetto maggiore di quel Real da sogno era lo spogliatoio, che reggeva in mano le redini della squadra: “In sette anni eravamo un pericolo negli spogliatoi. Lo controllavamo sempre bene, avevamo un buon rapporto, tranne con Camacho che durò dieci giorni. Venne negli spogliatoi, salutò tutti, molto serio. Ho capito cosa stava per dire: “Voglio tutti domani alle 7:00 del mattino”. Naturalmente ci siamo allenati alle 10:30. Abbiamo parlato con lui per provare a cambiare l’orario, avevamo le nostre abitudini”. 

Al contrario, invece, Vicente Del Bosque capì subiti i suoi campioni: “Era più un amico. Non hai bisogno di regole. Il giocatore sa cosa deve fare. Ci ha capito perfettamente. Gli allenamenti del lunedì e talvolta il martedì erano alle 17:00. Non li metteva alle 11:00 perché quasi nessuno sarebbe andato”.

Dopo aver ringraziato il presidente dei Blancos Florentino Perez (“Lorenzo Sanz mi ha acquistato. È stato terribile, non c’erano soldi per pagare i giocatori. Poi arrivò Florentino e riorganizzò il club. Ha pagato tutto ciò che era in ritardo. Ha preso Figo, Beckham, Ronaldo, Zidane“), Roberto Carlos ha concluso raccontando un divertende aneddoto con Luxemburgo: “Nella seconda partita della Liga, avevamo l’abitudine di arrivare in hotel lasciando i bagagli nella stanza e prima di cena avevamo la nostra birra e il nostro vino. Sul tavolo c’erano sempre due bottiglie di vino. Ronaldo e io gli abbiamo detto: “Professore, le persone qui hanno le loro abitudini, lo vedrete, ma cercate di non cambiarle. Non togliete le bottiglie di vino dal tavolo e della birra prima di cena perché altrimenti ci saranno dei problemi. Che cosa ha fatto? Ha tolto prima le birre e poi le bottiglie di vino. È durato tre mesi”.

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