Prima e dopo: com’è cambiata l’Inter a Barcellona a un anno di distanza?

Esattamente come per il sorteggio dello scorso anno, l’Inter ha trovato sulla sua strada il Barcellona nei gironi di Champions. La grande differenza rispetto alla trasferta in Catalogna con Spalletti però, l’ha fatta l’atteggiamento dei nerazzurri in campo, al netto di un risultato simile ma pur sempre negativo.

CONVINZIONE, GRINTA E TECNICA: L’INTER HA MESSO PAURA AI MARZIANI

La prima vera novità rispetto all’anno scorso però sta in mezzo al campo: Barella e Sensi hanno saputo dare molto di più rispetto a quanto non abbiano fatto Vecino e Borja Valero. Freschezza, corsa e qualità, ma anche malizia e capacità di leggere la partita. Ma ciò che più fa sorridere, guardando al futuro, è stato l’atteggiamento dei ragazzi di Conte. Mai sconfitti in partenza, mai sulle difensive. Si, vero, l’Inter ha giocato più ad aspettare il Barcellona piuttosto di provare a impostare il proprio gioco. Ma lo ha fatto in maniera ordinata, cercando di iniziare la manovra sempre palla a terra e riuscendo anche a mandare all’aria la pressione avversaria con triangolazioni e scambi stretti. In particolar modo, va sottolineato il grande lavoro delle due punte, sempre al centro delle ripartenze nerazzurre, specialmente se paragonate all’evanescente Icardi dello scorso viaggio al Camp Nou.

L’Inter di Conte è solida, basti notare lo “zero” alla voce “tiri in porta” del Barça, ma anche propositiva. In un solo tempo si contano cinque occasioni nitide per i nerazzurri, più di quelle registrate nel doppio confronto dello scorso anno. C’è stato un grosso passo avanti, è indubbio. C’è stato sotto il profilo della qualità delle giocate, come detto, ma anche sotto quello della personalità. Andare a Barcellona, contro Messi, Suarez, De Jong e Griezmann a imporre la propria idea non è da tutti.

Infine, la differenza più grande rispetto allo scorso anno è stata, volenti o nolenti, proprio la presenza in campo di Leo Messi. Chiariamo, l’argentino non ha fatto chissà quale grande partita, ma gli è bastata una sola giocata per mandare in porta Suarez e chiudere la gara.

Resta amarezza, perchè l’Inter ha un solo punto nel proprio girone dopo due partite. Un anno fa però, di questi tempi, la banda Spalletti tornava a Milano leccandosi le ferite. Oggi Conte e i suoi ragazzi tornano a Milano senza punti, ancora una volta, ma con l’orgoglio di una squadra che ha messo paura ai marziani in casa loro.

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