Conferenza Handanovic: “Dobbiamo ridurre il gap dalla Juve. Essere il capitano dell’Inter è un onore”

Domani l’Inter è attesa dalla prima partita ufficiale dell’era Conte, contro il Lugano, nella Casinò Lugano Cup. Stamane, per i nerazzurri, in conferenza stampa si è presentato il capitano Samir Handanovic.

“I NUOVI SI SONO GIA’ INTEGRATI BENE. STIAMO LAVORANDO MOLTO SULLA DIFESA A TRE”

Come valuti questo ritiro a Lugano? Che impressioni hai avuto da Conte?

“Il ritiro procede bene, stiamo lavorando molto sodo. Il mister è come me lo aspettavo. Già dal primo colloquio abbiamo capito che era una persona seria e competente e con voglia di fare. Ci fa lavorare tanto e tutti noi siamo molto motivati per questa nuova stagione”.

Cosa ne pensi della situazione Icardi-Nainggolan?

“Gestire la situazione non spetta a me. In ogni caso la società è stata chiara sin dall’inizio su come la pensa”.

Questa per voi è la stagione del riscatto?

“La nostra strada è iniziata due anni fa, con Spalletti, quando ci siamo qualificati per la Champions. Alla squadra ci pensa la dirigenza, noi siamo pronti per il salto di qualità”.

La distanza dalla Juve può essere colmata o ci sarà ancora un dominio bianconero?

“Il divario tra noi e loro deve diminuire. Come ha detto Conte non dobbiamo porci limiti. In estate si sentono tante parole, mentre noi vogliamo solo concentrarci per la prossima stagione”.

Che ne pensi dei nuovi arrivi?

“I nuovi si sono già integrati molto bene. Abbiamo parlato molto, anche se una settimana non basta per conoscersi. Le prossime amichevoli saranno utili per relazionarci meglio e migliorare l’intesa sul campo”.

Come approccerete la partita di domani?

“Bisogna sempre cercare di vincere e andare in campo concentrati, anche se si tratta di un’amichevole”.

Cosa rappresenta per te essere il capitano dell’Inter?

“Per me essere il capitano dell’Inter è un onore immenso. Il capitano non è solo quello con la fascia, ma anche quello che sprona i suoi compagni e ci mette la faccia in prima persona nei momenti di difficoltà. Ne servono tanti di capitani, uno solo non basta”.

Come giudichi la squadra e la difesa?

“La difesa dev’essere il nostro punto di partenza. In quel reparto abbiamo tanti giocatori molto forti. In Italia si vince solo se hai la miglior difesa del campionato.

Avete già lavorato sulla difesa a tre?

“Si, ci abbiamo lavorato per tutta la settimana”.

Ti fa piacere il ritorno di Oriali?

“E’ un grande uomo. Fa parte della storia dell’Inter e ne è un simbolo. In una squadra ci sono anche delle regole da rispettare e lui è il nostro responsabile. E’ un ritorno importante e molto gradito”.

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