ANALISI – Inter-Lazio, solita occasione sprecata

La Lazio fa 2 su 2: sbanca San Siro dopo il quarto di finale di Coppa Italia. Simone Inzaghi architetta una strategia tattica alquanto perfetta. L’Inter ci prova con impegno ma niente più. Il centrocampo nerazzurro sovrastato da quello biancoceleste, si è fatta sentire la mancanza della vera punta.

LE SCELTE DI SPALLETTI E INZAGHI

Quello di Spalletti è un 4-3-3. Davanti ad Handanovic, Miranda e Skriniar centrali, a destra D’Ambrosio e a sinistra Asamoah. Vertice basso del centrocampo Brozovic, mezzala destra Vecino mentre a sinistra spazio a Borja Valero. Davanti il tridente annunciato: Politano, Perisic e Keita al centro. La Lazio si presenta con il 3-5-2; l’unica novità di Inzaghi è quella di Romulo al posto di Marusic. Davanti a Strakosha, Acerbi, Bastos e Luiz Felipe completano il pacchetto difensivo. In mezzo Milinkovic, Leiva e Luis Alberto. Davanti Correa a supporto di Immobile.

IL PRIMO TEMPO

Nella prima frazione di gioco il ritmo della gara non è molto alto, i nerazzurri partono bene mentre la Lazio appare timida.
Come di consueto l’Inter prova a costruire dai difensori e dal 6’ all 8’ ha già diverse occasioni, la più clamorosa passa tra i piedi di Skriniar. La Lazio sembra accusare il colpo, attende gli avversari difendendosi con tutti gli effettivi. Ma al 12’ ecco l’episodio che cambia il copione della gara: i biancocelesti ripartono in velocità, Romulo serve sul secondo palo Luis Alberto che a sua volta è bravo a trovare bene Milinkovic Savic. Il serbo non viene ostacolato da nessun difensore nerazzurro, si inserisce indisturbato dietro a Brozovic e di testa trafigge Handanonovic.
Dopo il gol del vantaggio la squadra di Simone Inzaghi prova a congelare il gioco abbassando i ritmi e tentando di far male con ripartenze improvvise. L’Inter subisce il colpo, lenta nella manovra e sofferente nella zona centrale del campo. I centrocampisti della Lazio mostrano di avere più tecnica, fisicità e soprattutto superiorità numerica. E’ proprio quest’ultimo fattore l’elemento vincente del primo tempo biancoceleste.
Scattata la mezz’ora l’Inter prova ad alzare i ritmi, Keita si muove moltissimo lì davanti e per poco non trova la rete del pareggio. Da segnalare due interventi miracolosi di Handanovic su Bastos e Luis Alberto.

SECONDO TEMPO: I NERAZZURRI CRESCONO MA L’AGONISMO NON PUÒ BASTARE

Il ritmo imposto dall’Inter nella seconda frazione di gioco è sicuramente molto più alto rispetto ai primi 45 minuti e infatti nei primi 2’ riesce a creare due occasioni da gol. La manovra è più fluida, più movimento da parte dei giocatori nerazzurri che cercano di imporre sin da subito un atteggiamento più aggressivo.
Invece la Lazio prova a difendersi con ordine e a colpire con ripartenze improvvise. Al 54’ Caicedo ha la palla dello 0 a 2: l’ex attaccante dell’Espanyol supera Skriniar e a tu per tu con Handanovic l’ecuadoriano deve fare i conti con l’ennesimo salvataggio miracoloso del portiere sloveno.
Durante il secondo tempo spesso le squadre sono lunghe, sono molti i contropiedi che vengono a materializzarsi da una parte e l’altra del campo e sono i laziali a sfruttarli al meglio grazie alla qualità e alla velocità.
L’Inter spesso si fa trovare sfilacciata, le distanze tra i reparti non permettono molto ai giocatori della Lazio di soffrire le sortite offensive degli avversari. I nerazzurri provano a sfruttare le corsie esterne, spingono maggiormente sul lato sinistro di Asamoah e Perisic ma è Politano, sulla destra, a creare i maggiori pericoli.
Scattata l’ora di gioco i nerazzurri mettono in campo più agonismo e la squadra di Simone Inzaghi fatica a ripartire come aveva fatto in precedenza e difende più bassa. Spalletti prova ad invertire la rotta della gara con alcuni cambi: prima sostituisce Borja Valero con Nainggolan e poi D’Ambrosio con Candreva.
I nerazzurri ci provano ma non danno mai l’impressione di essere pericolosi, la mancanza di una vera punta probabilmente si è fatta sentire.

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