FOCUS – Juve-Inter, possesso palla e difese tenaci: decideranno i colpi dei singoli?

Per l’Inter di Luciano Spalletti si chiude questa sera a Torino il trittico terribile di trasferte inaugurato con il beffardo ko di Wembley e poi continuato con il 2-2 dell’Olimpico contro la Roma. La sfida odierna dell’Allianz Stadium arriva per giunta a pochi giorni dal match decisivo di Champions League contro il Psv: andiamo a vedere nel dettaglio il possibile andamento della sfida.

FOCUS JUVENTUS

Massimiliano Allegri, in conferenza stampa, ha parlato apertamente di un problema alla schiena per Bentancur. Se il centrocampista uruguaiano non dovesse recuperare, due le soluzioni possibili: passaggio al 4-2-3-1 con Pjanic-Matuidi cerniera di metà campo oppure o il rilancio dal 1′ di Emre Can. Vista la lunga assenza di quest’ultimo, è più probabile la prima ipotesi. Ma tutto dipende da Bentancur, che comunque ieri si è allenato ed è stato regolarmente convocato. Per il resto, il grande ex Cancelo dovrebbe tornare a destra con De Sciglio sull’altra corsia. E, in attacco, spazio al tridente ‘pesante’ Dybala-Mandzukic-Cristiano Ronaldo. In caso di 4-2-3-1, dentro pure uno tra Cuadrado e Douglas Costa. Gli indisponibili sono Khedira, Alex Sandro e Barzagli e il giovane Kean.

POSSESSO PALLA E DIFESA

Quale fattore deciderà più di altri questo derby d’Italia? Juventus e Inter, stando ai dati Opta, sono le squadre con il più alto dato alla voce ‘possesso palla medio’ di questo campionato: rispettivamente 59.3% per i bianconeri e 59.2% per i nerazzurri. Otto reti subite dai bianconeri, dodici dai nerazzurri (che per giunta ne hanno prese quattro tutte assieme nella nefasta trasferta di Bergamo): sarà una sfida sicuramente tosta per ambo le parti e chissà che non si rivelino decisive le giocate dei singoli. L’imperativo per l’undici di Spalletti sarà quello di tenere alta la concentrazione in difesa e provare a impensierire la retroguardia bianconera con le sortite degli esterni alti e anche con i calci piazzati, potenzialmente molto importanti in partite in cui l’avversario risulta essere superiore.

I lampi di Ronaldo, lo zampino di Icardi, la fantasia di Dybala o magari un Perisic di nuovo su livelli che (ad ora) sembrano lontani: ai posteri, anzi ai 90 minuti di stasera, l’ardua sentenza.

 

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