Vigilia della sfida contro il Parma, ma non solo. L’Inter di Luciano Spalletti si prepara ad affrontare un periodo intenso fra Serie A e Champions League: ecco le parole del tecnico nerazzurro in conferenza stampa.
LA CONFERENZA STAMPA
Come ha trovato i giocatori di ritorno dalle nazionali? Icardi resta in dubbio fino a domani?
“Sul gruppo non c’è nulla di nuovo, ci sono problematiche che già conoscevamo e abbiamo lasciato quel che avevamo lasciato. Quanto alla formazione dobbiamo vedere la reazione, i dati. Qualcuno si è allenato solo stamattina. Dobbiamo anche considerare le due partite ravvicinate”.
Come giudica l’assenza del Var in Europa rispetto al campionato? Come migliorerebbe questo strumento?
Inizia un tour de force per la squadra, vede i giocatori pronti? Prevede rotazioni importanti?
“Questa è una tappa del percorso che abbiamo preparato durante tutta la scorsa stagione. E’ quello per cui abbiamo sofferto lo scorso anno. Abbiamo un numero di calciatori con cui poter affrontare questi periodi in cui si gioca ogni tre giorni. E’ chiaro che certe valutazioni vanno fatte, sulla doppia partita, tenendo presente che spesso il risultato di quello precedente ti condiziona nell’entusiasmo. Mi aspetto che i miei calciatori abbiano motivazioni, per come l’hanno aspettata, per quel che sarà una dimensione non vissuta precedentemente. Mi aspetto voglia, determinazione”.
Che scatto si aspetta dalla squadra e quale errore dovete evitare assolutamente?
“Mi aspetto che avendo un numero di calciatori importante e c’è in quasi tutti maturità professionale. Per cui mi aspetto si facciano trovare pronti a dare il contributo che ci aspettiamo e che possono dare. Subito. Senza dover avere una preparazione e un’esperienza in Champions alle spalle. Dobbiamo sicuramente evitare di farci limitare dal timore della novità. Dal farci trovare pronti ed essere convinti che le nostre qualità sono sufficienti per passare il turno”.
Cosa pensa del Parma? Ritroverà Gervinho che ha già allenato a Roma…
Cosa pensa del maggior possesso palla della squadra in queste prime gare della stagione?
“Il possesso palla è una qualità su cui abbiamo lavorato e che ci dà dei vantaggi. E’ una componente che fa perdere equilibrio alla squadra avversaria. Se sei bravo a tenere la palla, spostarla, con pochi tocchi, è chiaro che gli altri nel comporre la squadra lasciano spazi. Più veloce viaggia la palla e più è difficile risistemarsi per l’avversario. Il gol di Nainggolan a Bologna è arrivato così, lui ha calciato molto velocemente ma si è ritagliato lo spazio per farlo”.
Le dispiace non essere tra gli invitati della presentazione del libro di Totti?
Nainggolan è un giocatore che può fare la differenza anche in Champions?
Le condizioni di Lautaro: quando tornerà? Potremo vederlo ancora nella posizione in cui ora c’è Nainggolan?
“E’ in via di guarigione ma va valutato di volta in volta. Per il Tottenham non sappiamo se ci sarà. Personalmente la vedo dura. Un po’ di allenamento bisogna svilupparlo, a una certa velocità. Sono problemi muscolare che non sono guariti bene si rischia la ricaduta che fa fermare per lunghi periodi. Si valuterà bene. Sulla posizione: non possono giocare insieme tutti e 22. In questo caso va fatta un’analisi generale, sennò si rischia di far confusione, come l’abbiamo già fatta sulla scelta della lista Champions. Facciamo i complimenti alla Gazzetta che lo ha spiegato bene. Ma c’è anche chi ci ha giocato molto sul ‘bocciato Gagliardini’, per far confusione. Siamo costretti a fare le formazioni scegliendo, non bocciando. Questa è una vostra impostazione mentale. Su 19 calciatori potevamo prenderne solo sei: Dalbert, Joao Mario, Vecino, Gagliardini, Nainggolan e Skriniar. Tre andavano scelti tra questi. Io faccio scelte scegliendo, non bocciando. E se voglio bocciare lo faccio senza una regola che mi impone di dover scegliere. Gagliardini resta un grande giocatore e mi è dispiaciuto lasciarlo fuori ma anche qui andavano fatte delle analisi. Io Gagliardini non lo boccio e infatti domani gioca”.
Joao Mario potrà trovare spazio?
“Certo, come tutti. Il tour de force non riguarda solo queste due gare ma un pacchetto più ampio in cui lui potrà trovare spazio”.
Il rodaggio sta terminando: avrebbe preferito qualche infortunio in meno, qualche punto in più?
Considera Parma quasi più importante della prossima, considerando quanto può influenzare l’umore verso il Tottenham?
“La considero importante perché prima del Tottenham c’è da vincere la gara di domani e in maniera convincente. Giocando anche un buon calcio, facendo vedere personalità e di aver preso quel tragitto che bisogna fare per essere forti. Dobbiamo fare delle scelte importanti. Abbiamo una rosa importante per cui domani alle 14 si dice la formazione”.