La conferenza pre Fiorentina – Inter ha dato tanti spunti interessanti. Rileggi qui le parole di Spalletti, dalla collettività al mercato.
RILEGGI LIVE CONFERENZA PRE FIORENTINA – INTER
Il girone di ritorno comincia con una bella sfida, che si annuncia completamente diversa da quella che ci fu ad agosto. Alla prima di campionato non ci fu storia, secco 3-0 per i nerazzurri. Era però un’altra Fiorentina, perché quella che affronterà domani l’Inter è nettamente migliorata, grazie al lavoro dell’ex Pioli. Ecco le parole di Luciano Spalletti per presentare la sfida:
Come trova la Fiorentina dopo il match d’andata?
Opinioni sul mercato?
“Non c’è per forza bisogno di acquistare qualcuno; queste voci non fanno che dare fastidio ai giocatori. L’importante è che arrivi alla squadra che io sono molto contento della rosa che ho”.
Cosa si aspetta dai dirigenti dopo questo periodo difficile?
“Noi dobbiamo sicuramente fare qualcosa di meglio di ciò che è stato fatto ultimamente. L’occasione fa l’uomo ladro e il mercato fa il calciatore distratto”.
Anche contro la Lazio Icardi non ha subito falli.Per il suo percorso di crescita, gli manca quel proteggere la palla e far salire la squadra?
“Questa è un’analisi corretta; nella partita serve anche proteggere e gestire palla, ma lui domenica ha attaccato tanto la porta e i difensori. In ogni caso sta crescendo e molto, con questo alternarsi di andare una volta in profondità e una volta arretrare”.
Manca l’apporto del trequartista. Per ora l’unico in grado di creare opportunità per Icardi in quella posizione è stato Brozovic. Le manca qualcuno in questo ruolo?
Le dirette concorrenti per la Champions si stanno rinforzando. La preoccupa dato che l’Inter non rinforzerà se non trova l’uomo adatto?
Lei ha parlato di un equilibrio sottile da preservare? E’ arrivato il momento di rischiare?
“Io voglio migliorare, non rischiare. Si lavora in settimana al massimo e si cerca di ottimizzare ciò che viene a crearsi”.
Bilancio di questo girone d’andata? Cosa le manca per raggiungere la sua Inter ideale?
“Secondo me si è lavorato bene. Però c’è da dire che bisogna alzare la qualità, perché possiamo. Si può sempre fare di meglio”.
In contrapposizione ci sono la disponibilità della proprietà e i soldi per il mercato che puntualmente mancano. Come mai?
“Non è facile fare mercato in queste condizioni, per cui bisogna pensare a migliorare quel che riguarda il campo. Su questo il mercato non può farci niente. Dobbiamo pensare che siamo in grado di uscire da questo periodo difficile; il mercato non c’entra. Se i direttori riescono a portare qualcosa a casa ben venga, altrimenti si pensa a noi e a come migliorare sempre di più, perché siamo l’Inter e non possiamo piangerci addosso”.