Il 2018 della Primavera: quali obiettivi e quali speranze?

Il 2017 è ormai concluso e volgiamo il nostro orizzonte verso il 2018. L’anno che si va chiudendosi è stato un anno pieno di gioie per l’Inter Primavera di Vecchi, sarà ancora così?

PRIMAVERA CENTRALE NEL PROGETTO SUNING

Il 2017, come detto nell’introduzione, è stato un anno pieno di soddisfazioni per l‘Under 19: la vittoria dell’ottavo titolo a 5 anni di distanza dall’ultimo trionfo, la qualificazione in Youth League e l’ottima partenza in questo campionato e il passaggio agli ottavi nella competizione giovanile UEFA. Ma non bisogna scordare anche alcune tra le sconfitte più significative di quest’anno: il 4-0 in supercoppa Primavera rifilato dai pari età della Roma, l’eliminazione in semifinale di Coppa Italia sempre per mano dei giallorossi (e quella di quest’anno contro l’Atalanta) e la prematura uscita ai quarti del Torneo di Viareggio contro la matricola Sassuolo, che alla fine della competizione è risultata vincitrice.

Quest’anno la squadra di Vecchi è sicuramente una delle più attrezzate del panorama calcistico italiano: oltre ai tantissimi prodotti del vivaio nerazzurro può anche contare su acquisti di un certo livello come i promettenti Nicolò Zaniolo, Jens Odgaard e Facundo Colidio. A questi vanno aggiunti anche gli elementi della prima squadra Yann Karamoh, Andrea Pinamonti e, prima dell’infortunio, Zinho Vanheusden che spesso sono stati convocati da Vecchi in occasione delle sfide più importanti nelle coppe. Il progetto di Suning è chiaro: crearsi i futuri idoli nerazzurri in casa, sfruttando un settore giovanile capace di creare grandi giocatori ma incapace di riuscire a portarli in prima squadra.

DOVE POTREBBE ARRIVARE LA PRIMAVERA?

Chiusa questa parentesi è ora di parlare del futuro dei baby nerazzurri. Come già detto la rosa è altamente competitiva, per questo l’accesso ai play-off scudetto deve essere solo l’obiettivo minimo. Le basi per bissare la vittoria dello scorso anno ci sono tutte, sarà importante mantenere la giusta concentrazione agonistica per arrivare fino in fondo.

Diverso il discorso per le coppe internazionali come Viareggio e Youth League: soprattutto nella seconda i club stranieri sono ossi forse troppo duri per l’Under 19 interista. Il Viareggio è spesso snobbato da i club delle altre maggiori leghe europee, mentre nella Champions giovanile i club inglesi, spagnoli e tedeschi sono molto agguerriti e non vogliono certo perdere la loro supremazia in favore dei baby interisti. Insomma sarà un 2018 che vedrà la squadra di Vecchi con l‘obiettivo di confermarsi in Italia e la speranza di affermarsi tra i grandi club anche in Europa. 

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