Sky – Ibrahimovic: “Una domanda prima della firma con l’Inter. A Parma…”

Successi, gioie, gol pesanti. Poi l’addio ed il ritorno a Milano da ex. E’ stata davvero lunga e piena di tappe la carriera di Zlatan Ibrahimovic con la maglia dell’Inter. Il numero 8 nerazzurro, arrivato in Italia alla Juventus, si è trasferito a Milano subito dopo lo scoppio di Calciopoli, arricchendo ancor di più la sua bacheca con la maglia dell’Inter. Leggiamo le sue parole nell’intervista rilasciata dallo svedese a Sky Sport.

LA JUVENTUS PER IBRAHIMOVIC

“Al primo anno di Juve fui eletto miglior straniero del campionato. Con Calciopoli, il ds Secco mi chiamò il giorno dopo per discutere il contratto. Moggi dirigeva tutto, Secco invece era solo un messaggero. Notai che il feeling era diverso, non mi trovavo più bene. La Juventus era la più forte di tutte, poi con la retrocessione pensai che ci sarebbero voluti degli anni per tornare ad alti livelli. Volevano che restassi in bianconero”. Zlatan Ibrahimovic ricorda così la sua esperienza alla Juventus, prima del passaggio all’Inter.

MATRIMONIO CON L’INTER

“Mi volevano Inter e Milan. Scelsi i nerazzurri per fare la differenza ed entrare nella storia. Lo scudetto mancava da 17 anni e diversi fenomeni non sono riusciti a vincerlo. Per questo l’ho scelta, per vincere dove altri non ce l’hanno fatta. Alla domanda di Mino Raiola, risposi che volevo diventare il più forte, non il più ricco”. Queste le emozioni provate da Ibra al primo giorno da Inter, quella squadra con la quale ha vinto tanto. Di lui si ricorderà soprattutto il secondo anno: ecco perché.

UN SECONDO ANNO DA IBRAHIMOVIC

“Il secondo anno avevo un rapporto speciale con Mancini. Nelle ultime partite ero fuori e la Roma ci aveva recuperati e superati nell’ultima partita. Ricordo che ero in panchina ed avevo male al ginocchio. Mancini mi fece entrare. Quando ho segnato il primo gol ho visto la gioia sul volto degli altri: ho capito che avevo fatto qualcosa di diverso. E lì mi sono sentito intoccabile, il più forte di tutti”. Ogni interista ricorderà quel pomeriggio piovoso di maggio, quando a Parma a decidere lo scudetto fu proprio Ibrahimovic, al ritorno dall’infortunio.

ECCO MOURINHO

“Mourinho era un tipo duro, che stimolava, che ti dà responsabilità. Però vuole indietro anche i risultati. Vincemmo e diventai capocannoniere. La Serie A è il campionato più difficile perchè li conta vincere, non giocare bene. Tatticamente sono più avanti di tutti”. Zlatan Ibrahimovic parla del nostro campionato, una realtà dove ha giocato un ruolo da protagonista indiscusso. Prima di partire verso la Liga. “Ho giocato in grandi club e vinto ovunque. Metto la pressione su me stesso e gli altri per arrivare alla vittoria: questa è la mia mentalità”.

LA FIRMA COL BARCELLONA

“Alla fine del terzo anno con l’Inter e all’inizio del quarto volevo nuovi stimoli. C’era la possibilità Barcellona, pensavo fosse difficile dato il mio rapporto con Moratti ma alla fine ho firmato. Il giorno della presentazione avevo un’adrenalina incredibile, avrei giocato anche in quel momento. Baciai lo stemma perchè fu un ordine dei dirigenti: non volevo iniziare male. Lì c’era una squadra da sogno: ogni allenamento era come giocare a Fifa”. Queste le dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic. Indimenticato attaccante nerazzurro che ha incrociato l’Inter altre volte nella sua carriera, vivendo alti e bassi da antagonista.

 

Fonte foto: screenshot

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