L’ALBA DEL GIORNO DOPO – Benevento-Inter, bene, bene ma non benissimo

Il tormentone estivo di Shade ispira l’alba del giorno dopo nerazzurro. Col Benevento dovevano essere tre punti facili sulla carta, bene, sono arrivati, ma quanta sofferenza e questo non è benissimo.

Con la Strega si sveglia Brozovic, merito suo o di Spalletti

L’alba del giorno dopo ha il volto di Marcelo Brozovic e di un secondo posto in classifica.

Prima un colpo di testa in un (finalmente) ingresso dalle retrovie su cross perfetto, poi una pennellata su punizione, bene ma non benissimo.

Non benissimo perché per il talento che ha Brozovic potrebbe essere tranquillamente tra i migliori centrocampisti del mondo, ma tanto è il talento tanta è la poca voglia di sacrificarsi costantemente durante una stagione.

Fa sorridere che il gol di Epic sia arrivato nella settimana in cui La Gazzetta dello Sport si interrogava su chi, nell’Inter, poteva battere i calci piazzati dal limite, vantando i vari Cahlanoglu (ieri espulso) o Dybala (rigore fallito), ignorando chi in casa nerazzurra ha piedi buoni.

Non benissimo la sofferenza. Avanti di due gol l’Inter molla la presa e il Benevento cresce tantissimo.

Il gol di Marco D’Alessandro, un piccolo Moriero, ha innescato la rinascita della Strega, con pali e traverse a salvare Handanovic.

Si chiude però la prima parte di campionato con 19 punti al pari della Juventus, sei vittorie e un pari che non accadevano dal 2002/03, la stagione del post addio di Ronaldo, quella con Hector Cuper che si concluderà al secondo posto e con una semifinale di Coppa dei Campioni.

Inquieta il calo di tensione che poi non riesce a dar la sveglia ai giocatori, ma la base c’è.

La difesa è solida e attenta, con Skriniar e Miranda a sistemare amnesie di un centrocampo che manca ancora dell’uomo di qualità ma che dopo ieri si gode perfino Brozovic, in attesa che col Milan spunti qualche altro genietto.

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