Icardi segna una volta ogni due, ma è troppo solo.

Mauro Icardi si è dimostrato finora un’arma letale per l’Inter. Per tutta la partita sembra non essere in campo, poi d’improvviso trova la zampata decisiva. Nonostante la crescita, però, le sue caratteristiche non gli permettono ancora di partecipare alla manovra con la stessa intensità di gente come Mandzukic o Cavani. Segna più di tanti altri attaccanti, ma riceve molti palloni in meno, dunque rimane sempre acceso il dibattito sul motivo per cui ciò accade: fa lui i movimenti giusti o  compagni lo servono male? Al suo fianco non ha mai avuto un vero attaccante e il suo isolamento fa quasi tenerezza. Nelle ultime uscite ha calciato pochissime volte nello specchio della porta, facendo centro solamente in occasione del rigore di Bologna. L’ultimo gol su azione risale al 27 agosto, giorno della vittoria contro la Roma.

IL PENSIERO DI SPALLETTI

Spalletti ritiene Icardi un attaccante fenomenale, con grandi capacità offensive, ma anche difensive: “Non vedo un calciatore che ha fatto male ed è da accantonare per un momento o che sta vivendo un periodo difficile. In questa ricerca di essere squadra abbiamo avuto tutti delle pause. A Mauro chiedo di venire incontro più spesso perché ne trarrà vantaggio. E lui c’è stato attento. Il recupero di Icardi su Rosi contro il Genoa vale un gol e dà il senso di squadra. Ora c’è il fatto della trequarti che va occupata con più continuità, bisogna prendersi un po’ di scomodo perché gli spazi sono stretti. Ma bisogna saper assolvere questi compiti. Non vedo però problemi per Mauro, che probabilmente in qualche momento ha bisogno di più verticalizzazioni. Anche con palloni non puliti, tanto lui anche dai rifiuti in area tira fuori qualcosa di buono, visto che è tra i più forti che ho mai visto”.

Intanto, oggi a Benevento, si sono visti dei miglioramenti a livello di partecipazione di gioco, nonostante di rifornimenti puliti non ne arrivino ancora molti. Qualcosa in più si è però visto, soprattutto in un paio di ghiotte circostanze nel primo tempo.

SOLITUDINE E CONFRONTO CON I COLLEGHI

Secondo le statistiche, rispetto ai grandi bomber di Serie A, Mauro è quello che riceve meno palloni in area di rigore è quello che ne tocca di meno davanti alla porta. La chiave allora è l’aiuto dei compagni. Perisic e Candreva, con lo schieramento attuale, giocano ancora troppo larghi e manca un giocatore in grado di portare via un marcatore a Mauro. Un’ultima statistica interessante da riportare è quella che ci dimostra come Icardi abbia subito due soli falli in 534′, mentre a Karamoh sono bastati pochi primi per riuscire a guadagnarne più. Statistiche sicuramente migliorabili in vista degli scontri diretti che stanno per arrivare, dove le zampate di Mauro si riveleranno fondamentali.

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