Bergomi e il mercato Inter: “Lucas Leiva darà equilibrio, poi mancherà solo un difensore”

Nel suo consueto pezzo sulla rosea Beppe Bergomi analizza l’Inter e il mercato più consono che dovrà andare a fare a gennaio per rinforzare i reparti più deboli.

MERCATO INTER, IL CENTROCAMPO

“Nel 4­2­3­1 scelto da Pioli per le ultime uscite, il punto di equilibrio è dato dal sincronismo e dalla sinergia dei due centrocampisti centrali. Con Brozovic pedina insostituibile, il ruolo sarebbe coperto con l’arrivo del centrocampista difensivo Lucas Leiva. Seguendo molto da vicino il Liverpool, nel modulo super­offensivo di Klopp il brasiliano fa molta fatica a trovare spazio. E comunque la rosa dell’Inter è molto «profonda» e offre un’ampia gamma di soluzioni. La bravura di Pioli si misura proprio in questo: elevare la qualità insita nelle diverse individualità. Felipe Melo sicuramente, al netto di qualche «sbavatura» caratteriale. Kondogbia, per tecnica, fisico e soprattutto età. Senza dimenticare Medel, che in mezzo o dietro fa sempre la sua parte più che dignitosamente”.

Mercato inter

MERCATO INTER, LA DIFESA

“Senza nulla togliere ai titolari di reparto Miranda a Murillo, l’Inter potrebbe non disdegnare l’arrivo di un centrale di difesa. Un unico intervento, mirato, per il mercato di gennaio, considerando che non c’è la Coppa. Finanziato con una partenza «eccellente», perché il tesoretto si raccoglie soprattutto con il mercato in uscita. Al momento il puntino più debole nel radar del tecnico di Parma è rappresentato da Jovetic, vista anche la non velata volontà del giocatore di cambiare aria. E le offerte per il fantasista montenegrino non mancano nei maggiori campionati europei. In controtendenza con l’opinione di tifosi e giornalisti, l’Inter in fascia è a posto così. Nagatomo e D’Ambrosio svolgono bene il loro dovere di terzini, così come Ansaldi e Santon quando sono stati chiamati in causa. Lì davanti, anche considerando il modulo con un solo terminale offensivo, Icardi dà garanzie più che ampie. Palacio ed Eder, poi, non sono proprio gli ultimi arrivati”.

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