Allora siete pazzi

Quando scendono in campo i nerazzurri nessuno può lasciare aperta sola una possibilità, almeno ce ne vogliono due e spesso non bastano.
Mentre qualcuno si aspettava che potesse andare in scena la partita della debacle definitiva o in alternativa il match tutto cuore e coraggio, in stile Inter Juve, che facesse momentaneamente reagire la squadra ed illudere i tifosi, ecco che se ne escono con un Inter-Fiorentina della pazzia. Per meglio dire della psicoanalisi.

Già, perché sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico ed i portacolori della Beneamata stanno prendendo troppo alla lettera l’inno nerazzurro. Inizia a non esser più un simpatico modo di dire, inizia a diventare una patologia da seguire e da curare. Chi può essere il medico giusto?

Pazza Inter, problemi e possibile cura

Bando alla fantasia ed ai luoghi comuni, tornando con i piedi per terra, i tre punti fondamentali conquistati ieri portano conferme, positività, sorrisi amari ed interrogativi preoccupanti.

Partendo da i sorrisi amari, il comportamento da impavidi Tafazzi di molti tifosi nerazzurri è preoccupante. C’è un marziano in rosa che ha 23 anni e, capitano o meno, viaggia a ritmi e comportamenti da veterano. Fosse alla Juventus o ancor meglio all’estero sarebbe idolatrato e desiderato, ma siccome è sposato, è un padre di famiglia, maturo quanto un trentenne e gioca nell’Inter come uno tra i 10 più forti numeri 9 in circolazione in Europa, qualcuno ancora ne parla e male. Qualcuno sottolinea che anche ieri sera dopo 2 gol ed un assist, ha calciato un pallone lontanissimo dalla porta e forse addirittura il tocco per Perisic non era voluto.
Il primo gol di Maurito è pazzesco e magari un invito a chi straparla di lui e su di lui, dal punto di vista calcistico, a rimanere per una buona volta zitto.

Per le conferme in rosa, oltre evidentemente all’argentino, c’è il potenziale offensivo. I nomi dal centrocampo/trequarti in su, sono di prim’ordine. Con quelli ci si potrebbe davvero divertire e pensare in grande. Candreva inizia ad essere quella pedina fondamentale che tutti in società speravano, tira, crossa, corre, dribbla. Uno spettacolo, accompagnato dal suo corrispettivo sull’altra fascia. Quell’Ivan Perisic che piano piano, di partita in partita, sta tornando ai livelli che conosciamo e che sono potenzialmente devastanti. Gran partita ieri.
Note positive anche da Brozovic e udite udite, da D’Ambrosio ed Ansaldi. Sì, i terzini dell’Inter si sono svegliati da un letargo profondo ed hanno regalato più di un sorriso.
stefano pioli
Stefano Pioli sorpreso dalla ripresa giocata in Israele, ormai inizia ad entrare nella distorta sintonia dello spogliatoio nerazzurro. Ma se si deve sottolineare come stia infondendo grinta e passione e come abbia solcato il reparto offensivo regalando gol e maggiore fluidità, bisogna evidenziare come ieri, nonostante poi sia tornato su suoi passi, non abbia letto benissimo la partita. Ha scelto sicuramente l’11 iniziale migliore, gli esterni infatti viaggiavano a mille, bravo e coraggioso a lasciare il tuttocampista Joao Mario in panchina, ma  la sostituzione di Kondogbia che ha levato equilibrio e protezione è un errore che sarebbe potuto costare caro.

Quel che più spaventa è il fatto che l’Inter non ha smentito una virgola delle preoccupazioni espresse giovedì sera. Il problema non è fisico o quantomeno quello è marginale. Il vero dilemma sta nella testa. Dopo 19′ 3-0, dopo 46′ 3-1 con un uomo in più. Invece di congelare il match si è vissuta la tragicommedia di Europa League e solo per un caso fortuito (e Mauro Icardi) non si è ripetuta la stessa scena. Appena i viola si sono affacciati, l’Inter si è liquefatta. Vedere un po’ di equilibro è come cercare acqua nel deserto ed il coraggio è questo sconosciuto.
La cura?
Riuscire a racimolare in qualche modo vittorie e punti fino alla sosta natalizia, seguire la grinta del mister e l’esperienza di Walter Samuel e Javier Zanetti, appena avrà smesso di seguire negozi e partitelle in giro per il mondo, acquisendo un po’ di fiducia e di autostima.
Il mercato soprattutto sfoltendo, siamo sicuri, farà il resto…

 

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