CdS – De Boer ora è più italiano: meno spregiudicato e più attento dietro

Tra le pagine del Corriere dello Sport si legge della situazione ambientale, ma soprattutto tecnica, di Frank de Boer, tornato alla vittoria grazie all’1-0 contro il Southampton, giocando in maniera differente rispetto a ciò che si è visto in questi due mesi:

Dopo un mese, è arrivata la prima vittoria in Europa League, sicuramente in modalità non previste dal tecnico olandese. Il futuro di Frank De Boer, però, rimane pieno di incertezze. Perché la classifica sia in Serie A che in Europa League è ancora precaria e le prossime due settimane saranno piene di partite difficili. La prima domani a Bergamo contro l’Atalanta. Una sconfitta all’Atleti Azzurri d’Italia renderebbe ancora più pericolante la sua posizione, messa in palio probabilmentecontro il Torino, di fronte a Thohir e forse a Suning (sono attesi tra mercoledì e giovedì mattina in Italia Steven Zhang e Yang Yang ai quali per l’assemblea di venerdì poi si aggiungerà Ren Jun). Di certo l’1-0 contro il Southampton non ha risolto né i problemi dell’Inter né quelli di de Boer, che adesso si trova di fronte a un bivio: tornare alla sua idea di gioco o adattarsi e correre meno rischi?de boer

La prima vittoria non ha allontanato le ombre intorno al tecnico e alla squadra, tenuta a rapporto dopo la sconfitta col Cagliari. In corso Vittorio Emanuele tutti vorrebbero evitare un altro cambio, ma di fronte ai continui alti e bassi, all’incapacità di tenere la porta inviolata (è successo appena 2 volte in 11 incontri) e ai problemi in zona gol (12 gol in 11 match), i dirigenti non possono certo escludere una soluzione drastica. I possibili sostituti però sono pochi: Capello si è tirato fuori, Leonardo propende per la carriera da dirigente, Villas Boas  diretto in Germania, i “santoni” Van Gaal e Hiddink sono a secco di campionato italiano, così come Bielsa che per carattere sarebbe difficile da inserire alla Pinetina. Restano, tra gli italiani Pioli, Guidolin e Mandorlini. Il destino di De Boer, dunque, verrà deciso da due ex dal dente avvelenato come Gasperini, spesso capace di mettere ko con il Genoa i nerazzurri, e Mihajlovic, che la scorsa estate con il caso Mancini già era stato proposto ai dirigenti, prima della sua firma col Torino.

Ieri De Boer ha tenuto a rapporto la squadra sottolineando gli errori commessi e da oggi preparerà la gara di Bergamo. Con quale atteggiamento la affronterà? Di certo negli scorsi giorni alcuni giocatori, tra i quali l’ascoltatissimo Handanovic, gli hanno fatto notare con garbo che un atteggiamento troppo spregiudicato, con il pressing esasperato, portava l’Inter ad essere poco supportata in fase difensiva. Era successo a Roma e con il Cagliari è andato in scena lo stesso copione. L’olandese ha cambiato e almeno il risultato è stato diverso. Quanto alla prestazione, pochi lati positivi visto che la squadra è stata tenuta in piedi da Handanovic e la coppia difensiva Miranda-Nagatomo, con due salvataggi, e dall’euro-gol di Candreva. Contro l’Atalanta, dunque, non è da escludere che De Boer punti ancora sulla praticità rinunciando al suo calcio totale in stile olandese.

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