Goal Economy – Inter, ecco come cambia il FPF dopo gli acquisti di Joao Mario e Gabigol

Il giornalista de “Il Sole 24 Ore”Marco Bellinazzo, ha spiegato a Goal Economy le conseguenze sul Fair Play Finanziario dell’Inter dopo gli acquisti di Joao Mario Gabigol. Il giornalista sottolinea come i nerazzurri abbiano speso circa 100 milioni di euro e come deve comportarsi per limitare i danni e le conseguenze a livello economico.

Queste le sue parole.

Ci sono anzitutto due paletti che riguardano il costo della rosa. L’Inter in primo luogo deve mantenere un livello degli stipendi ragionevole. Il costo del personale nel bilancio 2015 era pari a 114 milioni. Per la Uefa questi costi (che sommano gli ingaggi e le imposte) non devono superare nel 2016 e nel 2017 la soglia dei 120 milioni di euro. In alternativa devono essere inferiori al 60% dei ricavi operativi. In secondo luogo l’Inter nel 2016 e nel 2017 deve conservare il livello degli ammortamenti del 2015, quando il costo dei cartellini spalmati in base agli anni di contratto dei calciatori appena acquistati o ai quali è stato rinnovato il contratto era pari a 72 milioni”.

“È questo il motivo per cui la Uefa considera la formula con cui l’Inter avrebbe voluto prendere inizialmente Joao Mario, vale a dire il prestito con obbligo di riscatto, come un acquisto immediato e definitivo (mentre nelle operazioni in uscita va conteggiato solamente il provento del prestito). In questo modo, non ci sono dubbi sul fatto che il costo del cartellino vada subito ammortizzato, senza possibilità di far slittare di un anno l’ammortamento (nel caso specifico considerando 5 anni di contratto si tratta di un costo di 9 milioni a stagione)”.

 

“Oltre a questi due paletti il settlement agreement include limitazioni sportive  e per le operazioni di mercato. Nella lista Uefa per la stagione 2016/17 potranno essere iscritti 22 calciatori (di cui 2 formati nel vivaio e 4 in Italia), anziché 25. Tuttavia l’Inter è obbligata a inserire nella stessa solo giocatori acquistati con soldi ricavati dalle cessioni dei giocatori presenti nell’ultima lista depositata per disputare una competizione continentale, cioè l’Europa League nel 2014/15. In sostanza, ogni nuovo ingresso rispetto a quella lista dovrà essere finanziato da un’uscita equivalente”.

5) Gabigol non è ancora ufficiale, ma lo sarà presto. L'Inter lo prende dal Santos e sborserà una cifra di circa 29 milioni di euro

Rispetto all’organico 2014/15 (e nel dettaglio alle liste A e B) sono stati venduti o ceduti in prestito tra gli altri Kovacic, Guarin, Hernanes, Kuzmanovic, Juan Jesus per un ammontare di 90 milioni. Nella lista 2016/17 quindi potranno essere inclusi solo giocatori il cui costo di acquisto complessivamente non oltrepassi questa soglia. Il club interista perciò dovrà scegliere tra i vari Kondogbia (31 milioni), Perisic (16), Miranda (15), Murillo (8), Brozovic (8), Felipe Melo (4), Eder (13), Ansaldi (7), Candreva (22), Joao Mario (45) e Gabigol (27,5). Infine, viene data all’Inter la possibilità di designare un giocatore extra purché comprato con il ricavato delle cessioni di giocatori non presenti in nessuna delle liste Uefa”.

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