GdS – Mancini e Suning, vedute distanti sul prossimo mercato

Il primo giorno a Riscone di Brunico ha visto un allenamento molto soft per gli uomini di Roberto Mancini e solo domani si entrerà nel vivo della preparazione con una doppia seduta. Ancora una rosa largamente decimata tra giocatori in vacanza dopo i vari impegni tra Europeo e Coppa America. Ma i principali grattacapi che affliggono Roberto Mancini non derivano da un gruppo ancora da plasmare ma da vedute differenti tra tecnico e nuova società, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport.

Una cosa non da sottovalutare e che la dirigenza avrà l’obbligo di fare chiarezza il prima possibile. Il collante tra allenatore e il nuovo gruppo cinese dovrà essere rappresentato Thohir,  Zanetti e Piero Ausilio in primis per cercare di colmare il profondo gap tra le parti.

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Il punto centrale e’ molto semplice. Il gruppo Suning è subentrato con la maggioranza delle quote e l’insediamento finale e totale sarà nei prossimi 5 anni, periodo nel quale il colosso asiatico avrebbe già promesso un robusto investimento sul mercato per rendere e portare l’Inter ai fasti di qualche anno fa. Il problema sono i modi e i tempi che apparentemente non stanno collimando con l’idea di Mancini.

Il tecnico di Jesi, infatti, vorrebbe fin da subito puntare su giocatori dal sicuro affidamento come Zabaleta, Yaya Tourè e Antonio Candreva, mentre la socieà avrebbe scelto la linea giovane dal sicuro avvenire. Dal canto suo Mancini sa che la prossima stagione dovrà essere assolutamente quella di un’annata da protagonista per la squadra e conseguentemente per lui stesso; un eventuale annata storta farebbe pendere la bilancia sul cambio della guardia già tra 12 mesi.

Una differenza di vedute dovuta dal fatto delle diverse posizioni in causa. La societa’ con un piano da progredire negli anni in termini anche di bilancio; l’allenatore con grande voglia di fare una stagione importante per non mettere in dubbio la panchina. Nonostante si parli di nomi di Berardi, Gabriel Jesus e del numero 10 del Portogallo Joao Mario, Mancini ha in mente un’Inter piu’ esperta che sappia vincere subito.

 

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