L’Inter tra austerity e idee contrastanti: ecco come procede la trattativa con il gruppo Suning

Mancano sei mesi al 15 novembre, data in cui dell’Inter si saprà qualcosa in più e si avrà un quadro societario più chiaro, con la scadenza in cui Moratti può chiedere a Thohir di rilevare il suo 29,5%.

thohir

La Repubblica apre però diversi scenari, si parte da un passivo di bilancio di -140 milioni nel bilancio consolidato del giugno 2015 che deve diventare meno 30 milioni il prossimo mese, una legge del Fair Play Finanziario che comporta una campagna acquisti in sofferenza, perché il tycoon indonesiano pretende a tutti i costi la parità di bilancio, quindi zero acquisti faraonici e cessione dei pezzi pregiati, guadagnandoci con le casse ma svalutando la rosa della squadra.

Su quest’ultimo punto si arriva alla discordanza con Moratti, cedere giocatori pregiati significa per l’ex presidente allontanarsi dalle prime tre in Italia, mentre il fronte Suning Group registra una valutazione che va a sbattere su quella data da Thohir.

Il gruppo cinese infatti ha avanzato la proposta di prelevare il 70% di Thohir per una cifra vicina ai 100 milioni accollandosi la situazione debitoria, mentre l’attuale presidente valuta le sue quote il doppio, almeno 200 milioni e può accettare solo che Suning entri nell’Inter sottoscrivendo un aumento di capitale, comportandosi da partner di minoranza per sviluppare il marchio in Oriente e scommettendo sul piano quinquennale.

Moratti dal canto suo non è convinto del piano proposto da Thohir e se da un lato smentisce la frase su i pochi investimenti in cuor suo spera che il tycoon indonesiano accetti la proposta cinese e tentare con Suning un rilancio tecnico della squadra che ormai manca dalla Champions League già da 5 anni, troppi in un calcio che pone le basi più solide con i ricavi della massima competizione calcistica per club.

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