Eder: “Nessun rimpianto nella scelta tra Inter e Leicester, e su Euro2016 dico che…”

Eder è ancora alla ricerca del primo gol con la maglia dell’Inter, col suo arrivo ci si aspettava la svolta ma invece i nerazzurri hanno attraversato il periodo peggiore della stagione, a partire dal derby, gara d’esordio dell’oriundo. Poi qualcosa è cambiato, come racconta lo stesso Eder al Corriere dello Sport.

Ci siamo parlati tanto e a lungo. Mancini ci ha detto che, sia nell’andata di Coppa Italia sia a Torino in campionato, la differenza l’avevano fatta alcune nostre disattenzioni, ma la Juventus non ci aveva dominato. Ci ha caricato, ci ha spinto a rifarci. Così è arrivata una risposta importante, anche se non sufficiente per passare il turno. E’ servita, però, per restituirci convinzione e fiducia, permettendoci di vincere bene con Palermo e Bologna“.

eder bologna
Eder centravanti contro la Roma? “L’ho già fatto proprio in quella gara e non mi sembra che sia andata così male… Lo farò con le mie caratteristiche, perché io non sono un attaccante che resta in area di rigore ad aspettare il pallone buono per segnare. Per me conta essere utile e fare ciò di cui ha bisogno la squadra. Ad ogni modo, mi dispiace che proprio per una sfida così delicata non ci siano Icardi, Palacio e Jovetic. Noi, però, ci faremo comunque trovare pronti. Per quanto mi riguarda non è facile cambiare a metà stagione. Anche per ragioni che vanno al di là del campo. Ad esempio, io sono qui da un mese e mezzo, ma solo da una settimana sono entrato nella mia casa nuova. Non cerco scuse, ma è la realtà. D’estate ci sarebbe stato più tempo per ambientarsi e inserirsi“.

Quando ha accettato l’Inter per Eder c’è stato contemporaneamente il rifiuto al Leicester dei miracoli, una squadra pronta ad entrare nella storia, scelta che però Eder continua a preferire: “Sì e non me ne pento. Ripeterei la stessa scelta. Con tutto il rispetto, l’Inter è l’Inter. Sono da tanti anni in Italia e so cosa significhi questa maglia. Con il Leicester, però, era praticamente tutto fatto. Avevo anche parlato con Ranieri, che è una persona eccezionale e voglio ringraziarlo. Farò il tifo perché vinca la Premier. Ma non potevo rinunciare all’Inter. Sarei andato in Inghilterra, non in Cina. Conte, peraltro, ha continuato a chiamare Darmian e Pellè, quindi nessun addio alla Nazionale, anzi spero nell’Europeo. Credo sia normale, dopo 8 convocazioni in azzurro. So che non è facile, devo
guadagnarmi il posto, giocando e facendo bene con l’Inter. Ma qui c’è parecchia concorrenza”.

Un Europeo è troppo importante per pensare di non dare il massimo. E, in merito al ct, sono certo che ci martellerà ancora di più, proprio per non cancellare ogni dubbio sul suo conto. E’ un grandissimo allenatore, che non lascia mai nulla al caso“.

Tra i compagni nell’Italia ritroverebbe Soriano in vista di un approdo all’Inter in estate:  “Non so cosa accadrà. Ma, se dovesse arrivare davvero, per l’Inter sarà un grande colpo. Soriano è innanzitutto un bravo ragazzo, ma anche un grande calciatore, un centrocampista moderno, in grado di interpretare al meglio entrambe le fasi“.

Tra passato e presente Sampdoria e Inter significano anche Ferrero e Thohir: “Ferrero è decisamente atipico. Ma devo dire che sono entrambi molto positivi. Ogni volta che lo incontriamo, Thohir trasmette grande carica. Ci spinge a raggiungere il terzo posto, ma senza mettere troppa pressione, vuole che continuiamo a entrare in campo tranquilli. Anche Ferrero è abituato a stare vicino alla squadra, pur venendo dal mondo del cinema, è uno che ci sa fare“.

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