Duttilità, carattere e gol: ecco il nuovo D’Ambrosio

Succede sempre così: non importa quanti sacrifici si fanno, la gavetta, l’impegno, la tenacia. In campo si viene giudicati solo per quanto si fa. Così D’Ambrosio, giustamente, era finito nell’occhio del ciclone dopo l’incredibile errore contro la Juventus, che aveva permesso a Bonucci di segnare il destino della sfida. Alla fine, però, gli errori si possono archiviare e dimenticare se si è in grado di reagire, caratterialmente è tecnicamente. D’Ambrosio lo ha fatto e ora si gode la piccola rivincita.

d'ambrosio


Si è scrollato un po’ di polvere addosso
nell’esultanza del raddoppio di ieri sera. Una polvere fatta di critiche, insulti, qualche fischio. Già contro la stessa Juventus, stavolta in Coppa, si era già parzialmente riscattato con una prestazione più che positiva in un ruolo non suo, il centrale difensivo. Dopo sono arrivati i leggeri tentennamenti contro il Palermo, non gravi ma visibili, sufficienti per far venire qualche dubbio ai tifosi interisti: “può mai essere un terzino da Inter”? Un goal e un assist per dire di sì, per affermare di esserci, per rispondere presente, riscattarsi, scrollarsi di dosso un po’ di polvere indesiderata, ma che dà più energie e voglia di rivalsa.

Ora ci sono altre 10 partite per confermare di non essere stato un fuoco di paglia. Per dimostrarsi all’altezza dell’Inter anche nel futuro, un futuro in cui sembra ci sarà il turco Erkin a sinistra. Potrà divenire la certezza dell’altra corsia? A lui la palla.

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