Montoya: “Non pensavo di andare via dopo solo sei mesi. Credevo di giocare di più”

L’intesa tra l’Inter e Martin Montoya non è riuscita a sbocciare nei sei mesi di permanenza del giocatore a Milano, ed infatti nella sessione invernale di mercato è passato al Betis Siviglia.

Intervistato da Marca, l’ex nerazzurro ha parlato dei motivi della sua partenza:
Passare al Betis potrebbe essere un passo indietro, ma anche un doppio passo in avanti. Sapevo di arrivare in un club importante e l’importante era giocare. All’Inter in sei mesi non ho fatto quello che avrei desiderato, e un calciatore ha bisogno di sentirsi accettato ed avere fiducia. Non è un passo indietro e nemmeno un deprezzamento essere qui, è un grande club. Sono andato poi in un luogo dove tutto era diverso e dovevo adattarmi alla gente, alla lingua, alla città… E il livello calcistico era diverso. Qui al Betis mi sono ambientato sin dal primo giorno, la gente è molto accogliente. Era tutto molto diverso rispetto al Barcellona, dove tutto consiste nel saper giocare bene al calcio, essere offensivi, tenere palla e difendere in blocco. In Italia si guarda più la tattica, la difesa, e forse Roberto Mancini ha capito che venivo da un calcio molto diverso da quello italiano. Non pensavo che sarei andato via dopo sei mesi. Ma il progetto era davvero bello, con gente giovane che voleva fare grandi cose. E’ stato quello ad attrarmi, pensavo che avrei giocato con regolarità. Pensai che avrebbero scommesso su di me, ma quando vedi che in cinque mesi contano poco su di te, devi trovare una soluzione. Le offerte non mi mancavano, ho scelto questa squadra perché sapevo della sua grandezza, e Siviglia una città spettacolare dove vivere. La squadra mi piace tantissimo e qui so che posso giocare”.

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