Cinque partite e ben cinque punti.
Non male per la salvezza. No, forse neppure per la salvezza.
Apatia, stanchezza, superficialità, poco grinta e poco squadra. Questa è l’immagine che traspare della squadra nerazzurra da queste ultime partite. Impietosa? No, realista. Ed il tecnico Mancini a questo giro non le ha mandate a dire.
Ma lui davvero può essere esente da colpe?
Con la Lazio si è data la colpa alle feste, al Natale ed ai festeggiamenti anticipati, poi la sosta, il viaggio a Doha ed il nulla.
Con un calendario apparentemente favorevole, nessun match prevedeva come avversario il Real Madrid, il Bayern Monaco o la Juventus, la squadra è apparsa molle, svogliata, imprecisa e per lunghi tratti sembrava che i giocatori non sapessero cosa fare.
5 partite, 2 sconfitte, 2 pareggi, una vittoria. E quell’unica vittoria è arrivata contro l’Empoli ed è stata molto, molto risicata.
Probabilmente la preparazione natalizia ha previsto che la rosa sarà al massimo della forma tra un mese e mezzo quando inizierà la volata finale, ma a quella volata l’Inter rischia di non partecipare.
Forse le voci di mercato su molti, moltissimi calciatori, sia in entrata che in uscita, ha destabilizzata quella che fino a poco tempo fa appariva inossidabile.
Ma se vuoi vincere lo scudetto o quanto meno partecipare alla lotta, Empoli, Sassuolo, Atalanta, Cagliari le devi sbranare, a prescindere dalla forma, dalla fortuna e dal mercato.
La prima cosa da fare è metterli in campo per farli rendere al meglio, secondo le proprie inclinazioni e qualità. E questo è compito del Mancio.
Per quanto riguarda la fortuna, di solito aiuta gli audaci ed ora i nerazzurri sono lontani dall’avere questa qualità.