Amarezza, delusione e rabbia. Questo è quello che lascia il pareggio di ieri dei nerazzurri con il Carpi.
A Mancini per primo. Infatti, come riporta la Gazzetta dello Sport, dopo Bergamo, anche ieri a Milano, al termine del match hanno tremato le pareti.
Insomma tra le 4 mura nella pancia di San Siro c’è stata una resa dei conti a tutta gli effetti durata ben 45′, alla presenza anche di Bolingbroke, Williamson, Zanetti e Ausilio.
Poi ancora parole forti del tecnico: “Se in attacco non si difende la squadra soffre. Gol non ne facciamo, aiutare non aiutiamo, allora schiero solo una punta e gli altri vanno in panca. La partita deve essere chiusa: Felipe, Rodrigo, Mauro davanti al portiere, tante occasioni mancate. Troppe. Ci vuole cattiveria. L’occasione di Icardi? L’avrebbe fatta anche Marocchi. Non bisogna prendere in giro la gente: oggi rischiamo di non essere da 3° posto”.
Il Mancio vuole una scossa ma forse vuole anche di più della solo cattiveria. Vorrebbe almeno una punta da doppia cifra ed Ausilio è già al lavoro anche se ricorda il mister: “Solo se parte Guaro avremo da spendere” .