Miranda-Murillo, note positive in un concerto stonato

Dopo alcune sconfitte è difficile trovare i lati positivi. Quella di ieri a San Siro per l’Inter è stata una di quelle sconfitte: una squadra confusa, incapace di imporsi sull’avversario. Una fase offensiva praticamente nulla, non ispirata e poco efficace, mentre una fase difensiva lasciava troppi spazi alle manovre biancocelesti. In una serata dove tutto sembra storto, però, c’è stato qualcuno in grado di sorreggere la baracca grazie ad una buona prestazione. Si tratta della solita coppia Miranda-Murillo.

I due giocatori sudamericani formano una coppia insuperabile, e in una partita come quella di ieri, dove il filtro a centrocampo era quasi inesistente e gli errori d’impostazione si sono susseguiti senza sosta, si sono dimostrati ancora una volta rocciosi e granitici. Solo un anno fa, un match iniziato come quello di ieri, avrebbe potuto portare ad una goleada e ad una debacle più difficile da digerire. Miranda ha giocato con la solita tranquillità e sicurezza del veterano, Murillo con la carica e la grinta che lo contraddistingue. Spesso nel primo tempo hanno dovuto mettere toppe agli errori difensivi dei terzini, incapaci di contenere le fughe dell’accoppiata Candreva-Felipe Anderson. Non hanno permesso mai a Matri di potersi girare verso la porta, facendolo giocare solo di sponda.

Può essere banale, ma in una partita in cui tutto va storto, vedere i due centrali difensivi reggere bene e non concedere niente agli avversari, può essere un aspetto positivo. Questo ovviamente non basta se non arrivano i risultati, ma Mancini può ritenersi soddisfatto di un reparto che fino all’anno scorso cedeva alle prime difficoltà, mentre ora resiste agli urti senza crollare.

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