La richiesta di Roberto Mancini è avere una freccia sulla fascia destra, l’identikit del giocatore perfetto per diversi motivi risponde a tre nomi: Bellarabi, Feghouli e Pjaca.
Scrive il Corriere dello Sport che il preferito e anche colui che ha raggiunto più consensi è Karim Bellarabi, funambolo tedesco con origini marocchine che incanta nel Bayer Leverkusen. Ausilio lo ha visionato nelle due gare in Italia contro Lazio e Roma e le sue relazioni son sempre state positive. Con Calhanoglu rappresenta il faro e la fantasia del club tedesco delle aspirine, ma è un operazione quasi impossibile per gennaio, i costi infatti si aggirano sui 20-25 milioni poco trattabili, solo un piazzamento in Champions potrebbe dare quel respiro necessario per dar vita all’operazione, difficile anche perché il giocatore ha un contratto fino al 2020.
Se i costi per Bellarabi sono improponibili ecco che a costo zero potrebbe arrivare Sofiane Feghouli, il giocatore è in scadenza di contratto col Valencia e una volta ricevute le avances di squadre europee non ha nessuna intenzione di prolungare l’avventura spagnola.
I buoni rapporti tra i vertici di Inter e Valencia possono rappresentare un vantaggio in più per i nerazzurri, per gennaio sarebbe corrisposto una specie di indennizzo al club della Liga, mentre se l’operazione fosse posticipata a giugno il giocatore arriverebbe a costo zero.
Il club che sta concorrendo con l’Inter per Feghouli è il Tottenham e questo aprirebbe un altro scenario interessante, col giocatore algerino a Londra sarebbe di troppo Erick Lamela, vecchio pallino del Mancio, con l’argentino che arriverebbe di corsa a Milano.
Ultimo gioiellino proposto per la fascia destra è Marko Pjaca, giocatore che andrebbe a rinforzare la colonia slava dell’Inter e che in nazionale si divide le fasce con Perisic. Giocatore molto giovane, 20 anni, è sotto controllo del Manchester United, pronto già ad investire 10-12 milioni, ma l’Inter si è mossa tramite Dejan Stankovic, icona della Stella Rossa dove Pjaca gioca, tentando di imitare la stessa mossa di Kovacic nel mercato invernale del passato.
Per dar man forte al mercato serve però che altri tasselli s’incastino alla perfezione, primo fra tutti che la Fifa riconosca al Sunderland l’obbligo di pagare il riscatto di Alvarez, poi recuperare un fortino economico dalle possibili cessioni di Ranocchia, Juan Jesus ed eventualmente Palacio.