Sampdoria, la verità di Zenga: “Ridicolo appellarsi alla vacanza a Dubai. In Italia il calcio va rotoli, ecco perché vivo all’estero”

Espone la sua verità, non senza amarezza ed un briciolo di delusione per un’avventura terminata troppo presto. Walter Zenga si racconta al Secolo XIX dopo l’esonero dalla Sampdoria, chiarendo prima di tutto la questione legata alla vacanza a Dubai che avrebbe turbato il patron Ferrero. Ecco quanto raccolto dalla nostra redazione: “Non mi pento di nulla di quanto fatto alla Samp, ho dato il massimo. Dispiace però che ci si sia aggrappati alla vacanza a Dubai quando era concordata con il presidente Ferrero. E’ una situazione ridicola. Sono stato esonerato perché lo volevano i tifosi e ciò dimostra quanto il calcio italiano vada a rotoli. Per questa ragione vivo all’estero, c’è una cultura sportiva che qui non immaginano neanche”.

Cassano? Avevo già detto al presidente che per quanto voglia bene ad Antonio non era in forma e non poteva giocare per il momento ma è arrivato comunque. Anche qui è scoppiato un caso. Poi, sicuramente gli parlerò a quattro occhi spiegandogli davvero come la penso. Sono stato vittima di troppe speculazioni”.

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