“Adriano schiavo dell’alcol. Non si fermerà fin quando non sarà al limite, e non manca molto”

L’Imperatore è solo un lontano ricordo. L’ex attaccante dell’Inter, Adriano, oggi viene tirato in ballo soprattutto come esempio negativo e da evitare assolutamente. Tite, tecnico che ha allenato Adriano nel 2011 al Corinthians, ha dichiarato a Lance: “Quando lo vidi festeggiare il campionato vinto nel 2011 ho provato vergogna per lui. Adriano era irrimediabilmente sovrappeso e senza nessuna voglia di impegnarsi. Io posso permettermi di essere grasso, un calciatore no. A infastidirmi una foto scattata durante i festeggiamenti per il quinto campionato vinto dal Corinthians. Il giorno dopo il trionfo, mentre guardavo una foto della squadra in festa, fui assalito da un sentimento d’imbarazzo. Vidi Adriano sollevare la coppa e provai vergogna”. Motivo? “Un atleta non può permettersi di lasciarsi andare come ha fatto lui. Il modello da seguire è tutt’altro”
Ancora più gravi le parole di Valdiram, giocatore conosciuto in Brasile per i suoi vizi, che a Globoesporte ha detto: “Adriano è come me. Soffre per un vuoto incolmabile, che nel suo caso è causato dalla scomparsa del padre, e per questo tende all’autodistruzione. Come me un tempo, è schiavo dell’alcol e non si fermerà fino a quando raggiungerà il limite. E non manca molto”
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