Domenica al Meazza arriva la Vecchia Signora e con sé porta gioia e dolore, rabbia e felicità, polemiche e ricordi in campo e (soprattutto) fuori dal campo. Anche per molti giocatori che saranno protagonisti nel prossimo derby d’Italia, la Juventus richiama vittorie o delusioni, ricordi positivi o voglia di rivincita.
Come riporta la Gazzetta dello Sport almeno 7 giocatori aspettano con ansia di giocare contro la Juventus.
Il primo è sicuramente Kondogbia. L’ultima volta che ha affrontato i bianconeri, vestiva la maglia del Monaco e ci si giocava i quarti di Champions League. I monegaschi escono per un rigore quanto mai dubbio messo a segno da Arturo Vidal. Domenica potrebbe essere il giorno della rivincita per il gigante francese.
Per l’estremo difensore nerazzurro Handanovic, il più fresco ricordo dei bianconeri è un orrore dei suoi commesso su tiro di Morata, che permise agli juventini di festeggiare increduli. Il portierone deve riscattare quell’errore e le incertezze (troppe) commesse in quest’avvio di stagione.
Nel dicembre 2013 l’accoppiata Mancini-Melo con il terzo in comodo Wesley Sneijder, scrissero una bella pagina di storia del club turco. In una notte gelida di Istambul, tra fango e neve i giallorossi eliminarono la banda di Antonio Conte. Oggi Felipe ha una voglia matta di replicare quella serata.
Miranda e Santon hanno un curriculum intonso dagli incontri con la Juventus. Miranda la affrontò solo una volta con l’Atletico Madrid il 1 ottobre 2014 in Champions e ne uscì vittorioso, mentre il terzino nerazzurro ha incrociato la squadra della famiglia Agnelli ben tre volte, ottenendo una vittoria e tre pareggi.
L’ultima immagine che Adem Ljajic ha della Vecchia Signora la espresse lui stesso dopo la partita: “Abbiamo subito tre gol irregolari…”. Questo è abbastanza per far capire quanto il serbo aspetti la sfida di domenica.
Una curiosità per Guarin e Murillo. Il giovane difensore colombiano sarebbe dovuto finire ai bianconeri nel tanto discusso scambio tra Guarin e Vucinic. Quella follia di calciomercato non si concluse ed oggi la storia è un po’ diversa. Muro Murillo aspetta con ansia di scrivere la storia del club di Corso Vittorio Emanuele, magari parando proprio dalla partita di domenica.