Mourinho: “Quando ero all’Inter ci allenavamo a giocare 10 contro 11. Wes un 10 speciale, Zanetti il mio capitano e Materazzi…”

Il portale Globoesporte riporta come sia in fase di stampa un lungo resoconto della carriera di Josè Mourinho, attraversando i 22 titoli vinti nella sua carriera di allenatore attraverso immagini e aneddoti dello Special One. Una delle parentesi più importanti non potrà che essere il biennio alla guida dell’Inter fra il 2008 e il 2010 quando il portoghese ha vinto praticamente tutto con i nerazzurri: ad aprire la sezione legata alla sua esperienza milanese c’è una foto celebre che lo ritrae nel mimare le manette durante un Inter-Sampdoria mentre protestava contro l’arbitro Tagliavento.

Mou ripercorre gli ultimi mesi vissuti sulla panchina dell’Inter, con tutta la tensione legata agli arbitraggi: “Quanto più ci concentravamo sulla Champions League, quante più difficoltà incontravamo in campionato. Abbiamo patito alcune sconfitte e c’era una Roma molto forte, ma ho avuto sempre la sensazione che gli arbitri facessero contro di noi errori a catena”. 

Il tecnico prosegue con la sua tipica ironia:  “Ad un certo punto ho iniziato ad allenare la squadra a giocare in 11 contro 10, per essere pronti nel caso in cui avessimo perso un uomo per espulsione. Ma mi sono dimenticato di fare gli allenamenti in 11 contro 9 come contro la Sampdoria quando furono espulsi due dei nostri. Abbiamo persino sfiorato la vittoria in quella circostanza nonostante la doppia inferiorità”.

In chiusura un pensiero ad alcuni pilastri della sua Inter e alla sua filosofia nello sport:  “Sneijder è stato un dieci speciale; Zanetti è stato il mio capitano e gente come Materazzi fa la storia dell’Inter: sono stati dei veri punti di riferimento. Sono capace di sorridere di fronte a una sconfitta, perché voglio che arrivi la prossima partita. La reazione fa di me un uomo migliore, perché so che una sconfitta rappresenta l’inizio di un nuovo ciclo di vittorie”. 

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