Roberto Mancini non ha mezze misure, o si è pronti a tutto per giocare o si finisce nel dimenticatoio, e una volta lì ritrovare il posto è un’impresa, vedi gestione Shaqiri della passata stagione.
Scrive Tuttosport che la lista dei bocciati di inizio anno ha in Adem Ljajic il primo nome del mercato estivo, quando a Genova Sylvinho gli ha chiesto di riscaldarsi per dar man forte alle speranze di vittoria, ecco che Mancini vi ha visto talmente tanta insolenza e poca voglia di impegno che gli ha preferito il giovane Manaj, seppur a corto di riscaldamento.
Ljajic deve capire che se vuole il salto di qualità deve adattarsi, anche se la sua carriera parla ancora di talento incompiuto, con l’inter che lo dovrà riscattare l’anno prossimo per 11 milioni.
Ma l’ex giocatore della Roma ha buona compagnia, del mercato di gennaio si è salvato solo Santon, ed in questo caso perché un altro bocciato è Martin Montoya, pallino di Ausilio che evidentemente va a cozzare con i segnali del campo che vede Mancini, l’ex Blaugrana non ha mai messo piede in campo in questa stagione e pare chiaro faccia le valigie a gennaio.
Stessa sorte per Nagatomo e D’Ambrosio, ormai relegati a scelte d’emergenza hanno puntato i piedi per restare nerazzurri ma ora si ritrovano ai margini, cosi come Brozovic che non trova collocazione e non riesce a riprendersi il posto da titolare dello scorso anno.
In prossimità di un mercato invernale neanche troppo lontano ci sono tre mesi per far cambiare idea alle gerarchie manciniane, l’impresa pare raschiare l’impossibile.