La Statistica – Touré in calo, ma nell’Inter farebbe ancora la differenza: ecco i dati

Come noto da tempo, Yaya Touré è il primo obiettivo del mercato nerazzurro. Il sito La Statistica riporta alcuni dati interessanti riguardo l’andamento del calciatore del Manchester City negli ultimi tempi.

Yaya Touré è al City dal 2010, e il picco massimo (secondo quanto riportato dai numeri) si è avuto nella stagione 2013/2014: infatti è questo l’anno in cui c’è stato il minor numero di palle perse (1,7) ma il più alto di assist (0,3); è stato però anche il terzo per dribbling (1,2) e conclusioni (1,8). La stagione appena conclusa è stata invece deludente: è stato il suo miglior anno per quanto riguarda i dribbling (1,6) e tiri (3,1), però c’è stata una forte involuzione per ciò che concerne le palle perse, al di sopra delle 2 per partita (non accadeva dalla stagione 2010/2011). Inoltre in questa stagione Yaya è stato sicuramente meno pericoloso rispetto agli altri anni: infatti tantissime volte ha provato conclusioni da fuori area (per l’esattezza 1,9, mai ne aveva provate tante nei suoi 5 anni al City).

Anche dal punto difensivo i dati parlano di un forte calo: quest’anno ha raggiunto il valore più basso di palle intercettate (0,5 cioè la metà rispetto alla sua media delle quattro passate stagioni) e tackle (1 a partita) da quando è a Manchester.

Dal punto di vista realizzativo una differenza (in negativo, s’intende) è evidente. Tenendo conto anche della percentuale dei gol realizzati su rigore, la discesa di Touré è sotto gli occhi di tutti: il picco più alto di gol è stato toccato nella stagione 2013/2014 (20 gol totali, 14 al netto dei rigori), con una percentuale realizzativa del 66,7%. Numeri da attaccante, che però sono diminuiti nella stagione appena conclusa.

Infine un’analisi riguardante il modo in cui Touré. La Statistica scrive: “Touré, e questo è il dato che forse meglio di tutti spiega una stagione non sempre all’altezza, è stato coinvolto molto di più rispetto a tutte le stagioni precedenti: ha passato 84 palloni a partita, quando in precedenza non è mai salito sopra i 78,9 del 2012-13. Che il Manchester City abbia puntato un po’ troppo su di lui? Può essere. Detto questo, le sue percentuali restano incredibili: 88,8% di passaggi completati, con 70,7 palle corte e 3,9 filtranti a partita. Anche qui si nota una leggera flessione. Ma se dovesse tornasse ad essere un valore standard, per l’Inter porterebbe comunque un salto di qualità notevole“.

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