GdS – Shaq, si gira. A Glasgow super-partita dello svizzero

Il 3-3 ottenuto ieri dall’Inter sul campo del Celtic probabilmente per la maggior parte dei tifosi ha il sapore della beffa. Come smentirli, visto che la squadra dopo soli 14 minuti era in vantaggio di due gol e che conduceva 2-3 nell’infernale bolgia del Celtic Park anche a 1 minuto dalla fine. Però l’Inter è capace di qualsiasi cosa e quindi nessuno stupore se alla fine nonostante tutto non sia arrivata la vittoria.

In ogni caso, la qualificazione resta assolutamente alla portata dei nerazzurri che per prima cosa avranno al ritorno la spinta di San Siro per superare l’ostacolo scozzese ma ugualmente potranno “permettersi” praticamente due risultati su tre avendo comunque pareggiato segnando ben tre gol in trasferta. Non bisogna comunque scordare che il ritorno andrebbe giocato per vincere per evitare i cali di tensione che sono nel DNA di questa squadra.

Cercando di ignorare per un pò le sciocchezze che hanno portato i nerazzurri a gettar via una vittoria che era in pugno, La Gazzetta dello Sport si focalizza sul migliore in campo della squadra di Roberto Mancini: Xherdan Shaqiri. Il centrocampista offensivo ex Bayern Monaco ha mostrato per l’ennesima volta tutto il suo valore dal punto di vista tecnico, fisico e caratteriale avendo corso in lungo e in largo per tutti i 94 minuti ed essendo stato l’unico giocatore a crederci anche dopo la beffa sfiorando il colpaccio allo scadere su calcio di punizione.

Tanta esplosività in 169 cm quella del giocatore elvetico di origine kosovara che anche ieri sera ci ha messo appena quattro minuti a segnare il suo primo gol europeo con l’Inter dopo la rete in Coppa Italia contro la Sampdoria e il gol della scorsa domenica segnato a Bergamo.

La rosea osserva come partendo dalla posizione di trequartista, Shaqiri riesca a risultare incisivo e creativo come un giocatore che ha fatto la storia recente dell’Inter ossia Wesley Sneijder, anzi rispetto all’olandese Shaq ha anche la grande capacità di partire dall’esterno e creare gioco accentrandosi non essendo un trequartista puro. Cosa dimostrata anche nella trasferta di ieri quando Gordon si è dovuto superare su un suo tiro a giro dalla destra molto pericoloso che avrebbe portato l’Inter sul 4-2.

Anche Mancini è soddisfatto del rendimento di Shaqiri come dichiarato nel post: “Shaqiri sta crescendo di condizione. È questo il vero motivo della sua crescita. La posizione? Sta facendo molto bene da trequartista, ma sa essere pericoloso anche partendo da destra in un 4-3-3”. 

In attesa che l’Inter trovi quella tanto agognata continuità fra le partite e nell’arco della stessa partita, almeno è stata trovata una grande certezza: il piccolo Shaqiri.

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