Mazzarri Vs Mancini, statistiche a confronto

Il calcio si sa, è uno sport che vive necessariamente di grandi numeri, di statistiche e di confronti. Quando le cose vanno bene o quando scivolano per il verso sbagliato, chi può dirlo se non i numeri?

L’arrivo di Roberto Mancini all’Inter ha riportato inevitabilmente entusiasmo nell’ambiente, e questo lo si può notare anche guardando il numero degli spettatori paganti in netta crescita, rispetto all’era Walter Mazzarri. Due modi di giocare e di intendere la partita completamente diversi per i due allenatori, soprattutto dal punto di vista mentale e caratteriale, oltre che da uno squisitamente tattico, con la squadra di Mancini molto più offensiva e spregiudicata, rispetto a quella super abbottonata di Mazzarri, che molto spesso spazientiva incredibilmente San Siro.

Eppure l’impatto avvenuto l’anno scorso con i colori nerazzurri da parte dell’ex allenatore del Napoli, era stato molto soddisfacente, allorquando l’Inter nelle prime 5 giornate di campionato ottenne ben 13 punti, frutto di quattro vittorie e un pareggio contro la Juventus, arrivato per opera di Vidal nei minuti finali. Tralasciando la prima Inter di “manciniana” memoria, la seconda avventura nerazzurra per il tecnico di Jesi, non è iniziata subito benissimo, anche a causa del pessimo stato di forma in cui Mancini ha raccolto la squadra, riuscendo a totalizzare nelle prime 5 giornate, solo miseri 5 punti, vincendo solo a Verona contro il Chievo.

Nonostante tutto però la crescita della squadra con il ritorno di Mancini è stata esponenziale, e ciò lo si può dedurre analizzando le statistiche delle singole partite sin qui disputate. Il possesso palla è rimasto più o meno lo stesso, con una media del 60%, nonostante Mancini nelle sue cinque gare avute finora a disposizione, abbia affrontato avversarie molto toste e piene di qualità, come la Roma, senza dimenticare il Milan e la Lazio. E’ cresciuta inoltre la percentuale di tiri verso lo specchio della porta rispetto a quelli totalizzati nell’arco dei 90′, ed è aumentato anche il numero di passaggi riusciti, segno che i giocatori hanno acquisito più sicurezza, tralasciando ovviamente il solo Guarin che soprattutto nell’ultima di campionato contro la Lazio ha sbagliato l’impossibile.

Tanto possesso palla per Mazzarri, ma anche molti tiri subiti da parte degli avversari, poche volte superiori alla decina, ma moltissime volte addirittura maggiori di quindici, segno che la squadra con la difesa a 3, era spesso in balia dell’avversario. Più quadrata e sicura la difesa a 4 orchestrata dal Mancio, che pian piano sta iniziando a trovare la giusta intesa, e subisce molto meno di quella precedente, se pensiamo che nonostante i due goal subiti in pochi minuti contro la Lazio a San Siro, Handanovic in 90′ non ha effettuato nemmeno una parata.

 

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