Aspettando l’Inter, il sorriso di Thohir si chiama DC United

Da poco più di un anno Erick Thohir è il presidente dell’Inter ma, tenendo anche conto del particolare momento storico che sta attraversando il calcio italiano, il suo obiettivo è ad oggi quello di cercare di risanare il debito della società e portare idee per un concreto autofinanziamento che, nel giro di qualche anno, faccia rifiorire il club.

Il 2014 è stato un anno non particolarmente ricco di soddisfazioni in Italia con un quinto posto in campionato che ha fruttato la qualificazione all’Europa League (obiettivo minimo di stagione), qualche divergenza con conseguente allontanamento di Massimo Moratti dai piani esecutivi e l’esonero di Walter Mazzarri dopo un inizio non certamente in liena con le ambizioni della società per questa annata.

A strappare un sorriso in tutto ciò ci ha pensato il secondo club di cui il tycoon indonesiano è proprietario, ovvero il DC United. La squadra militante nella Major League Soccer ha appena terminato la stagione ed i risultati di mr. Ben Olsen sono stati più che soddisfacenti. Con ben 59 punti, infatti, il club ha raggiunto la qualificazione per la Concacaf (l’equivalente della Champions League) ed il proprio allenatore è stato eletto come il migliore del torneo nonostante i soli 37 anni d’età.

Ma i motivi per sorridere per Erick Thohir non sono finiti. Le istituzioni di Washington hanno infatti approvato all’unanimità il piano del club per la costruzione del nuovo stadio vicino al fiume Anacodia. Il costo per la realizzazione dell’impianto si aggira intorno ai 150 milioni di dollari, la cifra più alta mai investita nella storia in una lega americana.

Un progetto molto ambizioso che farà sorridere il popolo nerazzurro visto che il nuovo presidente è in carica da un solo anno e ha già fatto intendere che, una volta sanato il club comprato con molti debiti, provvederà a renderlo uno tra i più importanti d’Europa. Un inizio di tesoretto che potrebbe arrivare se i nerazzurri riusciranno a compiere la stessa impresa del suo DC United, ovvero la qualificazione alla prossima Champions League. Obiettivo difficile ma un tecnico del calibro di Roberto Mancini è stato preso proprio per questo.

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