Crespo: “Mancini ti fa sentire importante. Sono pronto per sostituire Donadoni”

Lunga intervista quella rilasciata da Hernan Crespo al Corriere della Sera, nella quale l’ex attaccante di Inter e Milan parla delle due squadre in vista del derby di Domenica. Importante anche l’accenno al Parma, che lo vede come l’erede di Donadoni per Giugno o anche prima in caso di esonero. Ecco il testo integrale dell’intervista:

2004- “Ero appena arrivato dal Chelsea in prestito. Non stavo bene fisicamente. Ero il quarto attaccante dopo Shevchenko, Inzaghi e Tomasson. Mi sbloccai in Coppa Italia a metà novembre: a fine anno misi a segno in totale 18 gol, compresa la doppietta nella finale maledetta di Istanbul con il Liverpool”

INZAGHI- “Ma no non c’era concorrenza, abbiamo sgomitato di più sui banchi di Coverciano. Quell’anno Pippo giocò poco perché aveva un infortunio alla caviglia. È sempre stato meticoloso nella cura del fisico. Poi studiava gli avversari così da evidenziarne in campo le loro lacune. Ci crede sempre anche se non parte ad armi pari. Ha creato una carriera da paura con piedi normali”

MANCINI- “Il ricordo più bello è il primo scudetto vinto sul campo con tutta la famiglia Moratti che festeggiava. Era un traguardo che io e l’Inter inseguivamo da tempo. Sa far star bene i giocatori, li fa sentire importanti. Con lui ho avuto normali mugugni quando venivo escluso. Andavo a chiedere spiegazioni nella sua camera”

RITORNO AL MILAN- “Quando Ancelotti mi propose il ruolo di vice al Real Madrid ma la società preferì Zidane. Fu allora che Seedorf mi chiamò per entrare nel suo staff. Avevo dato la disponibilità ma sapete com‘è andata”

PARMA- “Auguro a Donadoni di salvare il Parma e di restare sino a fine stagione. Poi so di essere in pole position per raccogliere a giugno la sua eredità. Ma se la società durante l’anno mi chiedesse aiuto non mi tirerei indietro. Sono pronto, non mi spaventa nemmeno la situazione economica in cui versa il club: sono qui da anni e conosco tutto di questo ambiente”

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