Mazzarri: “Non parlo del futuro, mi concentro sul campo. Kovacic ha fatto molto bene, mi è piaciuto perchè…”

Il deludente pareggio dell’Inter contro il Bologna – il terzo consecutivo – ha lasciato tanta amarezza in casa nerazzurra. Tra i primi a essere delusi per il momento nero che sta vivendo la squadra c’è sicuramente Walter Mazzarri, il condottiero che doveva far dimenticare l’ultima deludente stagione ma che, dopo 32 giornate, si ritrova con gli stessi punti del suo predecessore. Ieri sera, a fine match, il tecnico toscano ha commentato così

Dal passaggio sbagliato a Livorno, che è costato il 2-2, al rigore fallito stasera. Una casistica incredibile per l’Inter dell’ultimo periodo…

“E’ vero, non possiamo parlare sempre di sfortuna, ma ci sono a volte dei momenti strani e questo per noi è davvero incredibile. In questi casi ci sono valutazioni che un allenatore deve fare che vanno al di là del risultato: come si muove la squadra, le palle gol create e quelle concesse agli avversari. Questo momento è così, bisogna farlo passare. Non riusciamo a concretizzare in punti quello che facciamo sul campo”.

Lei ha detto che farà l’impossibile per raggiungere l’Europa, ma questa Inter ha la giusta tranquillità per poter centrare l’obiettivo?

“Oggi ci è venuta quell’apprensione tipica di una squadra alla quale non riesce niente. A Livorno si è forse sottovalutata un po’ la situazione visto che la partita era nelle nostre mani, ma anche in quella circostanza abbiamo preso il gol al primo errore difensivo commesso. Poi abbiamo sbagliato il terzo gol e siamo stati puniti da una nostra disattenzione che ci è costata il 2-2. Vediamo se da qui alla fine del campionato cambia il vento. Ci sono ancora sei partite e cercheremo di arrivare il più in alto possibile, così come si è sempre detto”.

L’ingresso in campo di Kovacic ha dato maggiore imprevedibilità al gioco dell’Inter. Come le è sembrato?

“Ha fatto molto bene. L’avevo provato, insieme ad Alvarez, in quella posizione. Con il suo ingresso abbiamo avuto più fluidità palla a terra e questo ci ha permesso di creare molte occasioni pericolose. Quando non ci sono spazi c’è bisogno di uno che si assuma la responsabilità nel far salire la squadra e oggi Mateo ha fatto molto bene questo lavoro. Nella parte finale del match ha giocato da mediano insieme ad Hernanes, sacrificandosi anche in fase di non possesso soprattutto quando, a pochi istanti dalla fine, ha cercato di fermare il contropiede del Bologna quando eravamo sbilanciati in avanti alla ricerca della vittoria”.

E’ un’Inter a volte quasi irriconoscibile rispetto a quella di inizio campionato. Come si spiega questo cambiamento?

“Prima di queste quattro partite venivamo da quattro vittorie, tra cui quella di Firenze, e due pareggi, prestazioni che hanno fatto parlare tutti di una grande squadra. Ci sono dei momenti in cui va tutto nel verso sbagliato così come oggi dove, se Milito avesse fatto gol dal dischetto, avremmo portato a casa i tre punti. Anche se, visto il periodo sfortunato, con altri cinque minuti da giocare avremmo potuto subire anche il 3-3. Paghiamo tutto, anche se concediamo poco. Logicamente è normale concedere qualcosa in più nei finali di partita quando tentiamo il tutto per tutto”.

Le squadre sono lo specchio del proprio allenatore. Questo gruppo rispecchia il suo carattere, la sua determinazione?

“Ogni giocatore ha il proprio carattere. Oggi, per esempio, si sono impegnati fino all’ultimo, memori delle leggerezze commesse nel finale di Livorno. Hanno dato l’anima, il problema è che ci va tutto storto. La partita di lunedì andava sicuramente gestita diversamente, forse dovevo rivoltare lo spogliatoio tra primo e secondo tempo quando eravamo in vantaggio di due reti come se stessimo perdendo. Cosa che ho fatto a Verona, nonostante fossimo sull’1-0. Contro gli amaranto non mi è sembrato il caso e i giocatori non hanno avvertito il pericolo”.

L’Inter ha affrontato un Bologna chiuso e compatto, un atteggiamento tipico delle squadre che vengono a San Siro. Lei ha comunque trovato delle valide soluzioni, anche diverse dal solito, che hanno permesso di realizzare due gol e di creare tanto…

“Tutte queste cose non le guarda nessuno. E’ davvero difficile trovare delle giustificazioni razionali e logiche per quest’ultimo periodo. Le ultime tre partite in casa hanno davvero dell’incredibile. Oggi le abbiamo tentate tutte, proponendo soluzioni diverse che ci hanno dato degli ottimi risultati. Il problema è che ci è girata male, sia con la scivolata di Rolando che con l’errore dal dischetto. Speriamo che dalla prossima cambi il vento, intanto da martedì ci rimboccheremo le maniche per cambiare questo momento”.

Dopo una serie di sfide ‘abbordabili’, il calendario dell’Inter si complica notevolmente: Sampdoria, Parma, Napoli e derby con il Milan con tre di esse fuori casa. Con squadre del tutto diverse dalle ultime quattro affrontate, può cambiare qualcosa?

“Io lavoro sulle prestazioni, vedo quello che la squadra ha fatto contro le squadre posizionate nei piani alti della classifica e vi dico che ha sempre giocato bene. Poi vedo quello che abbiamo fatto contro le cosiddette piccole e, tralasciando la gara con il Livorno, a livello di prestazione non c’è molta differenza. Purtroppo non raccogliamo. Speriamo che contro le squadre più accreditate ci vada meglio, visto che ci affronteranno sicuramente in modo diverso”.

Il primo gol è arrivato grazie ad un’ottima azione corale, con un giro palla iniziato dalla difesa e conclusosi con la realizzazione di Icardi. Una soddisfazione per l’allenatore vedere i risultati degli allenamenti che si fanno in settimana…

“Meno male che c’è qualcuno che guarda il calcio in modo diverso. E’ stata un’azione da manuale. Anche se, così come avvenuto contro l’Atalanta, anche quest’oggi abbiamo preso gol da una rimessa laterale”.

Le voci sul suo futuro non accennano a placarsi. Lei si sente tranquillo?

“Del mio futuro non parlo, mi interessa solo del calcio giocato. Di questo dovreste parlare con la società, che mi sembra si sia già espressa al riguardo”.

 

 

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