Corsa all’Europa: Napoli e Fiorentina non ingranano, ma l’Inter non ne approfitta

Come un atleta che gareggia in una gara di salto in lungo: il risultato ottenuto sarà la chiara conseguenza di una rincorsa ininterrotta e della scelta del momento in cui arrestarsi e darsi lo slancio decisivo. Le colpe dell’Inter, fino a questo momento, sono riconducibili ad una corsa inframezzata da troppe pause e alla poca reattività mostrata nel balzo finale.

Un’altra giornata negativa per Napoli e Fiorentina, altri rimpianti per la truppa capitanata da Walter Mazzarri. Un forte e scombussolante senso di rammarico per quello che poteva essere e non è stato, per ciò che era lecito aspettarsi e non è accaduto. Le ultime partite dimostrano che, con una maggiore continuità, i nerazzurri avrebbero potuto approfittare dei ripetuti scivoloni e del rullino di marcia non proprio irresistibile delle squadre che li precedono in classifica.

Non necessario, e non richiesto, riuscire nell’ardua impresa di sentirsi a proprio agio davanti ad uno Juventus Stadium gremito o far sprofondare nel silenzio un Olimpico già parzialmente ammutolito dalle squalifiche del giudice sportivo. Sarebbe stato sufficiente, al fine di avvicinarsi sensibilmente al terzo posto occupato dalla squadra di Benitez, espugnare il Massimino, evitare di subire un gol da uno degli attacchi meno prolifici del campionato (quello del Chievo ndr) o, ad esempio, non disperdere ben quattro punti contro un modesto Cagliari.

Il poco produttivo gioco dei se e dei ma si arricchisce, poi, del consueto e pedante interrogativo: “Dove sarebbe ora la squadra di Mazzarri, se gli arbitri avessero svolto diligentemente il proprio lavoro?”. L’attuale quinto posto è, senza dubbio, il frutto di evidenti demeriti e scelte discutibili, ma sarebbe del resto illusorio pensare che il fatto di non aver ancora battuto un calcio di rigore sia privo di conseguenze e non dispieghi i propri effetti negativi sull’attuale stagione interista.

Dopo una rincorsa non troppo fluida ed uno stacco non proprio energico, servirà almeno tenere il busto leggermente inclinato, protendere le gambe in avanti e sperare di arrivare il più lontano possibile.

 

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