Mazzarri: “Se perdi, il morale non può essere alto, ma non mi sento solo. Icardi? Ha talento, ma…”

Ospite del programma “Tiki Taka”, talk show condotto da Pierluigi Pardo su Italia 1, Walter Mazzarri ha rilasciato un’intervista esclusiva nella quale ha parlato del momento della squadra, di mercato e di tanto altro ancora.

Sportivamente parlando il mio morale non è tanto buono – esordisce il mister –, quando si perde noi allenatori non siamo mai felici. Quando siamo partiti sapevo che poteva essere difficile allenare un club come l’Inter, specialmente con i presupposti di questa estate. Invece siamo partiti benissimo, anche oltre le aspettative, poi c’è stata una flessione: per colpe nostre, per meriti degli avversari che hanno imparato a conoscerci e affrontarci e anche per via di un po’ di sfortuna. La vita è fatta di momenti positivi e negativi e anche il calcio è così. Momenti storti li hanno avuti anche squadre come il Barcellona: può averne anche l’Inter, se alla base c’è comunque fiducia nell’allenatore e nel progetto. Dopo tutto siamo sempre quinti, davanti a squadre come il Milan e la Lazio che avevano una struttura di squadra già consolidata dalla stagione scorsa. Se è il mio momento più difficile in carriera? Non so se è questa la percezione dei media: io continuo a fare l’allenatore finché mi piace, quello che c’è intorno non mi preoccupa”.

A Mazzarri viene poi chiesto un commento sulle ultime notizie di mercato che vedrebbero Mirko Vucinic vicino all’Inter, dichiara: “Parlo solo dei giocatori dell’Inter: è un mese che si dice di tutto a proposito di mercato, non vorrei che una delle cause della flessione che stiamo vivendo sia proprio questo parlare. La squadra ha bisogno di rimanere concentrata sul campo“.

A proposito dei casi arbitrali a sfavore dell’Inter, l’allenatore ripete:Da un paio di settimane abbiamo deciso di smettere di parlare degli arbitri perché poi si corre il rischio di diventare stucchevoli: certo, ci sono dei fatti oggettivi che ovviamente seguiamo, ma poi si scatenano dei discorsi che mettono in ulteriore difficoltà anche la stessa classe arbitrale. Noi dobbiamo pensare alle partite, poi un bilancio, anche da questo punto di vista, lo faremo solo a fine stagione”.

Palando poi del’ipotesi che ci sia bisogno di maggiore vicinanza alla squadra da parte del Presidente Erick Thohir, Mazzarri dichiara: “Ma non credo che questo abbia influito nella nostra flessione. Non vedo una grande necessità che Thohir venga qui: abbiamo Branca, Ausilio, Cordoba e tante persone della società che stanno dietro a questo gruppo. Poi la presenza del Presidente, soprattutto in momenti di difficoltà come questo, fa piacere, ma non deve diventare un problema qualora non accadesse. Io non mi sento solo, il supporto c’è, poi se per solo intendete la non possibilità di fare le stesse operazioni che l’Inter faceva nel passato è un altro discorso. Ma finora sia Thohir sia Moratti e altri componenti della dirigenza hanno mostrato di avere fiducia nel mio lavoro, anche in ottica futura. Già il fatto che il cambio di società sia avvenuto a stagione in corso fa capire che naturalmente delle difficoltà ci sono state. Io ho firmato sapendo che c’era Moratti. Forse il cambio ha dato uno scossone alla squadra, ha fatto distogliere l’attenzione dall’aspetto prettamente calcistico e chi fa calcio sa che queste situazioni sono difficili da gestire. Noi però dobbiamo continuare a lavorare: dobbiamo dare una svolta con una vittoria. Quando siamo partiti, sapevo sarebbe stato difficile allenare l’Inter partendo dai presupposti estivi. Critiche? Nel mirino io ci sono dal primo giorno nel quale ho iniziato a fare l’allenatore”.

In conclusione spazio anche a Mauro Icardi: “Il talento lo ha fatto vedere anche l’anno scorso, il problema è stato non averlo mai avuto a disposizione perché non si è allenato con continuità nemmeno per due settimane per permettergli di giocare almeno settanta minuti. Il problema è che non l’ho mai avuto”.

 

Fonte: inter.it

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