Un pezzo di Inter nel Livorno che sbarcherà a San Siro

Inter nel LivornoLa prossima giornata di campionato vedrà l’Inter di mister Mazzarri contrapposta ad una neopromossa: il Livorno di Nicola. La squadra amaranto, reduce dall’importante vittoria casalinga ottenuta ai danni dell’Atalanta, viaggia a quota 12 punti con un margine di +3 sulla zona retrocessione.

La neopromossa toscana del coriaceo presidente Spinelli ha fatto ritorno nella massima serie dopo un’emozionante ed estenuante cavalcata che ha visto nei play off promozione il momento di maggior esaltazione. Conclusa la stagione del campionato a quota 80 punti (con sette lunghezze di vantaggio sull’Empoli, ndr), gli uomini di mister Nicola si videro costretti ad affrontare gli scontri promozione (contro Brescia in semifinale ed Empoli in finale, ndr). Decisivo per la promozione l’attaccante Paulinho (ben 20 marcature totali per lui) che realizzò due reti in altrettante gare di semifinale contro il Brescia ed una nella finale di ritorno contro l’Empoli ed il baby interista Duncan con un gol nella finale d’andata.

Una promozione, quella degli uomini dell’ex calciatore del Genoa ed ex allenatore del Lumezzane, inaspettata per i pronostici della vigilia ma più che meritata per quanto dimostrato sul campo dalla squadra amaranto. Iniziata la stagione con un dinamico e frizzante 4-3-3 che vedeva l’estro mancino di Siligardi (altro bel prodotto della cantera nerazzurra, ndr) e Dionisi ai lati di bomber Paulinho, l’istrionico e biondo allenatore livornese mutò il suo assetto tattico passando dapprima al 3-4-1-2 e poi al 3-5-1-1 con Belingheri proposto nel ruolo di trequartista.

Proprio l’impianto tattico scelto per lo scorso finale di stagione è stata una delle conferme per un Livorno che ha iniziato la nuova stagione con qualche ritocco di mercato ed in maniera incoraggiante. La compagine toscana rappresenta il giusto contemperamento tra esperienza e freschezza giovanile e punta alla permanenza nella massima serie da conquistare con gioco ed entusiasmo. Tanti i giovani prodotti del vivaio interista nella rosa di un Livorno che si presenta come una delle realtà più piacevoli del calcio nostrano. Detto che lo schieramento tattico scelto da Nicola è il 3-5-2, gli interpreti variano a seconda di criteri che rispondono alla turnazione con qualche dovuta eccezione.

Una delle eccezioni è rappresentata dal talentuoso portierino dell’Under 21 Francesco Bardi che l’Inter ha deciso di mandare nella sua città natale per prendere confidenza con una categoria a lui sconosciuta. Davanti a uno dei maggiori prospetti del calcio italiano agiscono l’ex difensore di Udinese e Parma, Coda (che salterà l’Inter per squalifica, ndr), il brasiliano Emerson (pescato nelle serie minori) e Ceccherini. Il senso della posizione, l’ottimo calcio e l’acume tattico del centrale brasiliano fanno sì che Nicola lo schieri spesso anche come play basso di centrocampo sostituendolo in difesa con Rinaudo (anche lui assente a San Siro per decisione del giudice sportivo, ndr).

A centrocampo gli amaranto si schierano con una linea a 5 che vede sugli esterni il napoletano Schiattarella a destra ed uno tra Mbaye, Gemiti e Lambrughi sulla sinistra, con il giovane pupillo di Mourinho proveniente dall’Inter che sembra essere, però, il favorito nelle gerarchie della guida tecnica. Spesso nella posizione di esterno sinistro è stato proposto anche l’altro interista, Duncan, che, per caratteristiche e passo rende maggiormente in posizione più centrale.

Nella zona nevralgica del campo, le chiavi del centrocampo sono affidate, solitamente, all’ex di Roma ed Olympiacos Leandro Greco, che non potrà essere presente contro gli uomini di Mazzarri per squalifica, con capitan Luci ed uno tra Biagianti e Duncan ai suoi lati.

In avanti il riferimento insostituibile è l’eroe della promozione, il brasiliano ex Sorrento Paulinho, a supporto del quale agisce uno tra Emeghara, reduce da un ottimo campionato con il Siena, ed il recuperato Siligardi. Nicola, per via delle assenze, sarà costretto a ridisegnare il suo undici, con l’inserimento di qualcuno tra Lambrughi, Gemiti, Decarli e Piccini, anche se non è da escludere il lancio dell’altro giovane prodotto del vivaio nerazzurro, Benassi, a centrocampo. Al di là delle scelte specifiche, la squadra livornese ha un’identità chiara, ben riconoscibile, costruita sul sacrificio, sull’applicazione, sulla dedizione collettiva e su un calcio manovriero ma anche di corsa.

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