Stankovic, quale strada dopo il ritiro? Mihajlovic spinge per averlo con sè in Nazionale

L’amichevole organizzata tra la nazionale serba e il Giappone nella giornata di venerdì 11 ottobre 2013 potrebbe aver sancito l’addio al calcio giocato di Dejan Stankovic, uno dei giocatori più rappresentativi, carismatici e vincenti sia della recente storia nerazzurra che di tutto il panorama internazionale.

Purtroppo, dopo le ultime due stagioni vissute tra diversi acciacchi, il “vecchio” Deki ha deciso di porre fine alla sua gloriosa carriera da calciatore in modo importante e deciso, come sempre è stato nel suo stile dentro e fuori dal campo.

Infatti, grazie ai dieci minuti concessi dal suo grande amico e attuale ct Sinisa Mihajlovic, l’ex capitano della Serbia ha potuto raggiungere la quota di 103 gettoni con la propria Nazionale, superando definitivamente di una lunghezza Savo Milosevic e diventando così il recordman assoluto di tutta la storia calcistica del Paese.

Una soddisfazione enorme a coronamento di una carriera che il Drago ha voluto sintetizzare in poche ma significative parole: “Non posso che essere orgoglioso e felice della mia avventura da calciatore in tutti questi anni. Ho sempre vissuto con grande voglia e passione il mio lavoro, in ogni momento della carriera. Più si avvicinava la mia ultima sfida professionale più sentivo una strana sensazione allo stomaco perché iniziavo a realizzare che stava terminando un pezzo di vita a cui tu ho dato tutto. Staccarsi drasticamente è sempre molto dura. Ma la cosa più importante è non avere rimpianti e per tutte le quattro maglie che ho avuto la possibilità di indossare (Stella Rossa, Lazio, Inter e nazionale, ndr) ho sempre cercato di onorarle dando tutto me stesso per cercare di portarle il più in alto possibile”.

E come dargli torto. Questa vera dichiarazione d’amore e passione per il calcio ha dato i suoi frutti con ben 25 titoli ottenuti in quasi vent’anni di carriera in continua ascesa e che ha visto il suo apice concretizzarsi nello storico 2010 di fabbrica mourinhiana.

Ma siccome la vita e il calcio scorrono sempre con velocità supersonica, cosa farà “da grande” Dejan Stankovic?

Ancora prima della partita di addio le ipotesi a riguardo erano diverse, ma il diretto interessato, dopo la sua meritatissima celebrazione, ha provato a tracciare una pista che potrebbe essere percorribile in futuro: “Sapete tutti l’amicizia e l’affetto che mi lega a Sinisa Mihajlovic e l’idea di aiutarlo per fare da collegamento tra ct e giocatori è una cosa da me senz’altro gradita. Anche se penso che la strada per diventare Direttore tecnico della Nazionale sia ancora lunga”.

Parole sincere o di circostanza dato l’imminente ritiro? Il fatto che anche da parte di Mihajlovic ci sia una grande predisposizione a questa eventualità è cosa già nota da tempo e che potrebbe rafforzarsi anche in virtù degli ultimi risultati ottenuti dalla Serbia.

Infatti, dopo la mancata qualificazione ai prossimi Mondiali in Brasile, l’idea della federazione serba per permettere una diretta collaborazione tra due icone importanti in vista delle prossime sfide della Nazionale, potrebbe essere una soluzione oculata, intelligente e di concreta realizzazione.

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