Svolta in casa nerazzurra: attese a ore le firme di Moratti e Thohir per una nuova era

Erick ThohirDopo mesi di attesa, potremmo finalmente esser giunti all’epilogo della trattativa tra Moratti e la cordata indonesiana capeggiata da Thohir che acquisterà il 70% dell’Inter. In seguito alla maratona tra consulenti che ieri ha appianato gli ultimi problemi, l’unico intoppo potrebbe essere legato al fatto che Giacarta è sei ore avanti e quindi bisognerà perfezionare il tutto entro la metà del pomeriggio italiano. Il nodo finale resta il numero dei membri del Cda: si rimane a sette (con tre Moratti) o Thohir vuole un posto in più?

Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, gli autografi arriveranno in calce a due contratti. Il primo è il documento che stabilisce termini, tempi e costi di un’operazione da circa 250 milioni di euro e che verrà firmato da Massimo Moratti, Erick Thohir, Roslan Roeslani ed Handy Soetedjo . Il secondo è il patto parasociale (“Share holders agreement”) con cui i due soggetti principali fissano le linee programmatiche della nuova società. L’attuale proprietario ha chiesto espressamente ai prossimi azionisti di maggioranza che venga mantenuto il livello di competitività della squadra e l’impegno del club nel sociale (Inter Campus).

Non risultano invece ancora sciolti ufficialmente i nodi sul numero di membri del futuro Cda (questo andrà fatto entro oggi) e sulla presidenza. Difficilmente quindi questi temi saranno menzionati nel comunicato congiunto che Moratti e Thohir (in contatto telefonico quotidiano) potrebbero diffondere già oggi. Ieri la Community Group società di consulenza nella comunicazione ha perfezionato le bozze dell’annuncio con cui i protagonisti della vicenda spiegheranno la sostanza dell’affare. Si attende solo l’ok per diffonderlo.

Il nuovo board, che a differenza di quanto successo sino ad oggi diventerà il vero centro decisionale del club, dovrebbe essere composto da sette persone, di cui tre che fanno riferimento alla famiglia Moratti. Ma non è escluso che gli indonesiani chiedano appunto un posto in più e cambino la ripartizione delle poltrone, che in effetti dovrebbe rispecchiare la nuova proporzione azionaria. Prima di accettare la presidenza di garanzia che Thohir gli propone da tempo, Massimo Moratti vuole capire i margini per lasciare al figlio Angelomario delle deleghe che garantiscano il suo ruolo futuro e la presenza della famiglia nel segno di una certa continuità.

La sostanza comunque resta: Thohir non vuole rinunciare all’esperienza di Moratti ma è destinato alla distanza a diventare l’uomo cui spetterà l’ultima parola, in virtù del fatto che dovrebbe prendersi il 35% circa del pacchetto nerazzurro. Di fatto il 50% abbondante delle quote che passeranno alla società veicolo creata appositamente per questa operazione. Roeslani e Soetedjo avranno circa il 17% ciascuno. Il tutto con un investimento di circa 250 milioni, la gran parte dei quali serviranno per ripianare le perdite. Poi servirà un ulteriore investimento per ricapitalizzare.

Thohir e soci comunque non dovrebbero tornare in Italia prima della fine di ottobre. Firmare entro questa settimana infatti era fondamentale perché poi servono una ventina di giorni di pratiche tecniche per l’effettivo passaggio delle quote prima dell’Assemblea dei soci in programma il 29 ottobre. Quel martedì con la strana concomitanza di Atalanta-Inter, anticipo della decima giornata di campionato sarà il giorno in cui verrà ufficializzato anche l’ingresso dei nuovi soci e definito il futuro Cda. Poi la nuova Inter muoverà i primi passi. E a quel punto, anche se buona parte dell’organigramma potrebbe non essere toccato sino a giugno, nulla sarà più come prima.

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