Strama: “Ho bruciato le tappe, ora mi fermo a riflettere. Mourinho? Quando sono arrivato all’Inter…”

StramaccioniOspite di Fox Sports per commentare da opinionista il monday night della 4^giornata di Premier League tra Swansea e Liverpool, Andrea Stramaccioni è tornato a parlare di Inter e non solo. Si parte dalle immagini del derby vinto l’anno scorso: “Ho provato una grande emozioni, mi ricorda un momento molto felice e, ovviamente, c’è anche qualche piccolo rimpianto. Ho bruciato le tappe, ma per un giovane ogni tanto è anche giusto fermarsi a riflettere”.

Parlando di altri allenatori che hanno rappresentato e rappresentano una fonte d’ispirazione, l’ex tecnico nerazzurro svela:Spalletti è stato il primo grande allenatore da cui ho rubato qualcosa con gli occhi. Ho cercato di imparare da lui, che è sempre stato molto disponibile. Mi è stato vicino alla sua maniera, con un consiglio, un rimprovero, una battuta. Gli devo tanto, ho un bellissimo rapporto con lui e ci sentiamo spesso. Mourinho? C’è da imparare moltissimo da uno come lui. Non mi sono mai confrontato di persona con Josè, ma mi piacerebbe incontrarlo. Quando sono arrivato sulla panchina della prima squadra mi ha riempito di consigli. Me lo ricordo bene. E’ stato un bel gesto nei confronti miei e della ‘sua’ Inter”.

Strama viene interrogato poi sull’esplosione di Philippe Coutinho che, nel Liverpool, sembra aver trovato finalmente la sua dimensione: “Sta facendo benissimo perchè l’Inghilterra ormai è diventato il regno delle ali, mentre in Italia c’è pochissimo spazio. Gli ho consigliato di cogliere al volo l’occasione perchè il gioco inglese sarebbe stato perfetto per lui. La Premier League rappresenta il contesto ideale per le sue caratteristiche”.

In chiusura una serie di domande a risposta secca: “Una squadra che mi piacerebbe allenare? Il Borussia Dortmund. Il collega più stimato? Spalletti, perchè è un allenatore con personalità, che ha dimostrato il suo valore anche all’estero e che difende sempre le sue idee. In Italia ho grande stima per Vincenzo Montella. Il giocatore più forte che ho allenato? Milito. Il più simpatico? Maicon. Chi vincerà lo scudetto? Una tra Juve, Napoli, Inter e Roma”.

 

 

 

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