Sempre più Maravilla: Ricky Alvarez conquista gli applausi di San Siro

Ricky Alvarez Inter-AtalantaMazzarri ha più volte definito la sua prima stagione in maglia nerazzurra come “l’anno zero”, nel senso che, dopo i fasti dell’era Mourinho, la squadra ha purtroppo vissuto (Mondiale per club a parte) tre stagioni altalenanti con prestazioni e risultati non conformi a quello che dovrebbe essere il blasone e la storia della società.

Proprio per questo l’Inter ha l’assoluta necessità di riaprire un nuovo ciclo composto da giocatori vecchi e nuovi che siano perfettamente allineati su un’idea vincente. Chi sta sicuramente impressionando tutto l’ambiente interista è Ricky Alvarez: il talento argentino classe ’88, arrivato nell’estate 2011 alla corte della Beneamata, si era finora contraddistinto solo per alcune grandi giocate, condite però da lunghe pause e da una sorta di leggerezza fisica e mentale inadatta a reggere il passo con il livello della Serie A.

Ma Ricky Maravilla, curato nel profondo della psiche da un grande motivatore come Mazzarri, dà la netta sensazione di essere un giocatore cresciuto rispetto a quello del campionato Clausura 2011. Infatti, oltre alle raffinate doti tecniche che lo hanno sempre contraddistinto, il numero 11 nerazzurro sta mettendo in luce qualità molto importanti per il gioco di Mazzarri e per la sua personale crescita professionale in una realtà ambiziosa come l’Inter.

Duttilità, corsa, umiltà, spirito di sacrificio e forte appartenenza ai colori non hanno lasciato indifferenti neanche i tifosi più critici, che spesso l’avevano sonoramente fischiato durante il suo primo biennio in nerazzurro, ritenendolo poco adatto alla causa, soprattutto dopo la partenza di un colosso come Sneijder.

Tutti nuovi elementi e caratteristiche che, dopo una più che incoraggiante tournée americana, hanno elevato Alvarez a essere eletto come migliore in campo in entrambe le uscite ufficiali contro il Cittadella in Tim Cup e domenica, alla prima di campionato contro il Genoa. Sensazione subito avuta al momento della sua sostituzione, quando è stato accompagnato da applausi veri e convinti dal pubblico del Meazza, realmente soddisfatti della prova del nuovo Ricky e smaniosi di continuare a vederlo in questo stato fisico e soprattutto mentale per tutta la durata della stagione.

Utilizzato come seconda punta al fianco di Palacio nel primo tempo e tornato alle origini “mazzarriane” nella seconda parte di gara, ricoprendo il ruolo di interno sinistro di centrocampo, l’ex Velez ha sempre dimostrato grande cattiveria agonistica e voglia di essere parte integrante e affidabile nello scacchiere del nuovo mister.

Già le prossime partite contro il temibile Catania e il derby d’Italia alla terza giornata a San Siro ci diranno quanto si stia evolvendo Alvarez e se i tifosi potranno contare sul suo talento per provare a conseguire ottimi risultati già durante questo anno zero.

Impostazioni privacy