Moratti-Thohir, trattativa infinita: l’affare si farà, ma la chiusura slitta a fine settembre

affare con ThohirLa potenziale ultima a San Siro da presidentissimo dell’Inter per Massimo Moratti inizia in modo anomalo. Andando allo stadio alla guida di una Bentley. Senza il consueto autista. Tutto solo ed esibendo alla solerte vigilessa il pass per varcare il filtro di piazzale Lotto. Come un tifoso qualsiasi.

Ma difficilmente la vittoria sul Genoa segnerà la fine di un’epoca. Intanto perché anche quando arriverà Thohir, Moratti resterà una figura di riferimento nel club. Da tempo si parla di partnership e così sarà. Ma soprattutto rischiano di allungarsi ulteriormente i tempi del benedetto signing con cui le parti si impegneranno a dividersi la torta con due terzi che finiranno al tycoon indonesiano e un terzo che resterà al petroliere. L’esito di un affare apparecchiato da tempo ma con troppe implicazioni e sfumature perché si chiuda in fretta, appare comunque scontato. Eppure i vari consulenti legali e finanziari da oggi torneranno a incontrarsi in riunioni fiume per definire gli ultimi dettagli. Tra questi le solite questioni su cifra globale, governance, futuri assetti e destinazione dei soldi tra debiti, investimenti e tasche di Moratti. Ecco spiegato come mai le firme, attese per i primi di settembre, a questo punto potrebbero slittare a fine mese. Anche perché di fatto pur essendo stato tenuto al corrente sulle varie operazioni degli ultimi tempi Thohir non metterà mano al portafoglio nell’attuale mercato e più in generale non intende entrare nell’Inter a piedi uniti.

Per ora vanno registrate le frasi dello stesso Moratti nel pre-gara con il Genoa. “Non mi piace sentir parlare di ultima partita da Presidente spiega . E non credo proprio che sia così, quindi niente. Siamo in una fase di discorsi con l’altra parte. Se raggiungeremo un accordo va bene, ma per il momento non è stato ancora raggiunto. E quindi, se no, rimane tutto come prima, per la delusione generale rimane tutto come prima (sorride, ndr). La mia sensazione è quella di fare le cose bene e poi cercare di capire se le cose che fai bene bastano. E l’emozione, più che per l’ultima da presidente, è sempre la stessa per la prima di campionato”. In linea molto teorica l’affare potrebbe anche saltare, ma di fatto lo stesso Moratti meno di un mese fa aveva spiegato proprio alla Gazzetta come la partnership con Thohir fosse diventata necessaria per proiettare l’Inter in una nuova dimensione. Più aggiornata e funzionale. Quindi, se proprio ci dovrà essere un’ultima a San Siro da plenipotenziario nerazzurro, il calendario pone una data suggestiva. Il 15 settembre arriva a Milano la Juve. L’avversario che Moratti ha sempre sentito di più.

 

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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