Mazzarri: “Non lavorerò solo sul 3-5-2. Kovacic? Credo molto in lui. Potrà giocare con Guarin se…”

Walter MazzarriIn collegamento dal ritiro di Pinzolo, Walter Mazzarri ha parlato approfonditamente della sua Inter ai microfoni de “La Domenica Sportiva”.

Si parte dal racconto dell’entusiasmo che c’è intorno alla squadra nerazzurra e allo stesso allenatore, entusiasmo che si è tradotto, tra le altre cose, anche in un + 10% di abbonamenti sottoscritti rispetto all’anno scorso. A chi gli chiede quale sia il segreto del suo approccio vincente con giocatori e tifosi, il tecnico toscano spiega: “Sinceramente il segreto non posso dirlo io. Posso solo dire che ho trovato un entusiasmo pazzesco, lo stadio di Pinzolo sempre pieno, qualcosa di straordinario. Pensando anche al fatto che, è inutile nasconderlo, l’anno scorso per l’Inter non è stato così buono. A me questo fatto mi inorgoglisce, il pubblico crede nel fatto che quest’anno si possa vedere un calcio propositivo e una squadra competitiva.

A Pinzolo, è arrivato oggi Massimo Moratti. Che cosa il Presidente si sia detto con Mazzarri è qualcosa che non verrà svelato: “Sono cose che rimangono tra noi, posso dire che c’è un rapporto di stima reciproca e di grande rispetto. Sono contento di tutto, dell’ambiente, dei collaboratori che ho trovato però bisogna essere bravi a tradurre tutto questo in energie positive sul campo. Serve incanalare la rotta”.

L’allenatore poi continua parlando del suo lavoro: “Al di là di quello che facciamo noi, credo che nel calcio moderno non si possa prescindere dalla corsa. Io dico sempre ai miei giocatori che se hanno dei valori tecnici importanti bisogna tradurlo nel possesso di palla. Ci deve essere un’organizzazione che permetta alla squadra di essere equilibrata, di essere propositiva ma sempre con raziocinio”.

Capitolo calciomercato. A Mazzarri viene chiesto a che punto sia la trattativa riguardante Mauricio Isla. “Non voglio essere ripetitivo – replica l’allenatore –, ma fino a che un giocatore non è tesserato per l’Inter non ne parlo e, in generale, di mercato non mi piace parlare. Ho parlato con il Presidente Moratti, con Marco Branca e Piero Ausilio, loro sanno quello che ho detto e saranno eventualmente loro a dare conto a voi di questo. Se l’Inter è alla ricerca di qualche giocatore? Nella mia ultima conferenza stampa, ho ammesso che probabilmente un giocatore sull’esterno numericamente ci serve, poi, ripeto, le altre cose le ho dette alla società”.

“Chi è più avanti nella preparazione tra Icardi e Belfodil? Al di là che Milito sta recuperando bene, sapete benissimo che Belfodil sta seguendo il Ramadan e deve essere risparmiato in qualcosa, motivo per il quale Icardi sta facendo qualcosina in più. Quando si parla di rinforzi devi andare a cercare la pedina che pensi possa migliorare la squadra, se poi si parla di numero di giocatori in rosa è un altra cosa. Bisogna considerare che l’Inter quest’anno disputerà solo il campionato e la Coppa Italia e credo abbia già un organico sufficientemente attrezzato. Se ci saranno le possibilità qualcosa si potrà fare, ma questa è una squadra già competitiva così in partenza. Nocerino all’Inter? Non voglio essere scortese, ma se continuate a chiedermi di giocatori che non sono dell’Inter non dirò nulla. Se mi chiedete cose che competono all’allenatore, risponderò, altrimenti metterò il disco e andremo avanti così”.

Si passa a parlare poi di quelle che saranno le avversarie dell’Inter. Come la Juventus, rafforzata dalle ultime mosse di calciomercato:Erano già forti, fortissimi – osserva Mazzarri – e adesso lo sono ancora di più. Sono più completi. Hanno fatto qualcosa di eccezionale l’anno scorso, in Champions hanno fatto bene fino a un certo momento e potranno dire la loro anche il prossimo anno. Conte non ha parlato di me? Non mi interessa tanto. Tevez e Llorente? Sono due grandi giocatori che sono andati a rinforzare un organico già forte”.

E sul Napoli, la squadra che proprio con Mazzarri in panchina ha insidiato lo scudetto dei bianconeri:In questi 4 anni è cresciuta, è arrivata al secondo posto e credo possa solo fare meglio, è una società sana e ci sono tutti i presupposti perchè possa riuscirci. Per il resto il Napoli per me è un capitolo chiuso, ora parlo solo dell’Inter”.

Su Mateo Kovacic, Mazzarri ammette: Credo molto in lui, è molto giovane e con grandi margini di miglioramento. E’ sempre disponibile e ha voglia di fare. Purtroppo oggi ha avuto un piccolo arresto, su un’esercitazione sui tiri in porta, ma credo sia una cosa leggera. Guarin accanto a Kovacic? Se avete avuto modo di vedere gli allenamenti, sapete che li ho già provati insieme, uno a destra e uno a sinistra. Se saranno preparati nel modo giusto, saranno due grandi giocatori in fase di possesso di palla. Per quel che riguarda Guarin, in particolare, occorre fare un salto di qualità in quanto a rendimento nelle due fasi di gioco. Lui come Hamsik? Marek è un top player, corre in entrambe le fasi. Mateo ha delle potenzialità simili e spero che con i giusti miglioramenti, ad esempio nella fase di attacco e nel tiro in porta, possa con il tempo diventare un giocatore molto simile a Marek”.

Sulle condizioni e il futuro di Cristian Chivu: “E’ un campione, qualche problema fisico in passato l’ha avuto. Fino ad ora mi ha dato grandi disponibilità, è sempre il primo a entrare in campo, bisognerà valutare la sua continuità di rendimento in una stagione lunga come il campionato italiano. Ma se i presupposti sono quelli che ho visto, credo di poterci contare tutto l’anno”. A proposito di difensori, si parla anche di Andrea Ranocchia: “Ha detto no al Napoli? L’ho visto carico ed entusiasta di allenarsi con l’Inter. E’ un giocatore gradito e se rimane qui sono ben contento.

Sulla scelta tattica per la nuova Inter: “La prima settimana lavorerò sul 3-5-2 ma poi cambierò modulo, anche i ragazzi lo sanno, perché gli altri allenatori studiano. Strada facendo cercherò di far digerire almeno altri due moduli ai miei giocatori.

Un pensiero va poi al derby di Milano. Arriva pensando ai rispettivi allenatori, entrambi toscani, anche se come chiarisce Mazzarri: “Sono abituato a pensare giorno dopo giorno. Sto pensando a che cosa devo proporre nell’allenamento di domani. Non faccio mai pensieri a lunga scadenza. Inter-Milan, il derby dei livornesi? Lui è di Livorno, San Vincenzo è in provincia, devo dirlo… (ndr, sorride).

In chiusura, a Mazzarri viene chiesto quale sia il segreto per lavorare bene con la squadra attualmente impegnata ogni giorno sul campo per cinque ore: “Mah… forse anche un po’ di più. A parte i segreti, credo che alla base del successo eventuale di un allenatore ci sia il cercare di convincere i giocatori che quello che tu proponi sia utile per loro perchè poi non dimentichiamo che a questi livelli sono dei professionisti che hanno voglia di riscattarsi e sanno che lavorando tanto e bene arriveranno anche i risultati”.

 

 

Fonte: inter.it

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