Sul futuro di Andrea Ranocchia incombe la nube di Aleksandar Dragovic

futuro di Ranocchia InterIn questi anni Andrea Ranocchia ha vissuto tra alti e bassi una carriera fin qui poco esaltante. Cresciuto tra le giovanili di Perugia e Arezzo, il venticinquenne difensore di Assisi ha alternato prestazioni esaltanti a periodi di appannamento che spesso lo hanno esposto, anche oltremodo, all’occhio malvagio della critica.

Nei due anni trascorsi a Bari, tra il 2008 e il 2010, Ranocchia si è espresso su livelli importanti, attirando le attenzioni di parecchie squadre ben più blasonate dei galletti. Terminato il prestito in Puglia, il difensore entra a far parte della rosa del Genoa per la stagione successiva. A luglio l’Inter acquista la metà del suo cartellino per una cifra intorno ai 6 milioni di euro più il prestito con diritto di riscatto della compartecipazione di Mattia Destro, che rimane tuttavia nelle fila del Genoa. Complice il grave infortunio subito da Samuel al ginocchio, l’Inter decide di portare a Milano Ranocchia già nel gennaio 2011 per 12.5 milioni di euro, per un totale quindi di 18.5 milioni più la cessione di Destro in prestito con diritto di riscatto dell’intero cartellino. L’inizio della sua avventura nerazzurra è incoraggiante e la stagione si conclude con la conquista della Tim Cup.

Dall’anno successivo in poi, nuovamente sotto la guida Gasperini, Ranocchia imbocca un tunnel nebbioso che lo espone spesso ad errori banali. Andrea passa così dall’essere considerato il nuovo Nesta a riserva fissa di un Lucio disastroso. Con Stramaccioni la musica sembra cambiare, con il tecnico romano che, in assenza di Zanetti, Cambiasso, Samuel e Stankovic, gli affida anche la fascia da capitano. Il tracollo in cui precipita la squadra nerazzurra da gennaio in poi, però, travolge nuovamente l’ex Bari e Genoa, che torna ad esprimersi con insicurezza e timore.

Se è vero che nei suoi due anni e mezzo in nerazzurro Andrea è riuscito a mostrare solo in parte le sue doti, non si possono trascurare le difficoltà della fase difensiva nerazzurra, che ha esposto spesso i difensori a brutte figure. Nell’ultima stagione, fino al tracollo generale, Ranocchia è stato uno dei pilastri della difesa a tre di Stramaccioni. Poi sono arrivati i problemi al ginocchio e il crollo sia fisico che psicologico della squadra che ne hanno condizionato il rendimento. Sul suo futuro ci sono pareri contrastanti: c’è chi lo reputa ancora un potenziale campione, la cui esplosione è stata solo rallentata dal biennio da incubo dell’Inter, e chi invece lo considera solo un buon giocatore, sacrificabile sul mercato.

Adesso il nome di Aleksandar Dragovic, 22enne possente difensore del Basilea, sembra avvicinarsi sempre più all’Inter. Qualora l’austriaco dovesse davvero sbarcare a Milano, il futuro di Ranocchia potrebbe avere destino e colori diversi rispetto a quelli nerazzurri. La scelta spetterà ai dirigenti di corso Vittorio Emanuele, ma non sarà facile: il rischio rimpianto è altissimo.

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