ESCLUSIVO – Manuel De Luca: “Inter, grandissima gioia e grande responsabilità. Mi seguivano…”

Manuel De LucaIl mercato della Beneamata non contempla giorni di sosta: le notizie si susseguono l’una dopo l’altra, affollando i pensieri dei tifosi interisti e, al contempo, confondendo le idee degli addetti ai lavori. Branca e Ausilio hanno riempito d’inchiostro le pagine delle agende personali per poter assicurare a Mazzarri le pedine necessarie e congeniali al collaudatissimo 3-5-2 da sempre utilizzato dal tecnico livornese.

La notizia del giorno, però, sembra essere il neo acquisto del sempre vigile settore giovanile nerazzurro: Manuel De Luca (classe 1998). Battuta una folta e agguerrita concorrenza, l’Inter è riuscita a strappare il giovane talento al Sudtirol (categoria: Giovanissimi Nazionali), dove il giocatore si è messo in gran mostra. Di professione attaccante, i suoi punti di forza sono il fiuto del gol e la potenza fisica (185 cm per 71 kg, ndr) che lo contraddistingue rispetto ai coetanei nonostante la giovane età.

Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, il baby bomber ha rilasciato le prime parole da nerazzurro, mostrando tutta la sua soddisfazione di fronte alla nuova stimolante avventura che costituirà una tappa fondamentale della sua giovanissima carriera.

Benvenuto all’Inter, Manuel. Quali sono le tue prime sensazioni?

“Le sensazioni che provo sono due: una grandissima gioia ma anche una grande responsabilità. Spero che, con il mio impegno, i tifosi impareranno presto a volermi bene”.

Sei arrivato all’Inter dopo una stagione al Sudtirol vissuta da protagonista: 25 presenze e 16 gol nei Giovanissimi Nazionali. Cosa ci puoi dire della tua esperienza in Alto Adige?

“Io credo che un percorso di un calciatore sia contraddistinto da tante tappe. Io sono partito dall’ Fc Sudtirol che mi ha dato la possibilità di farmi conoscere dai grandi club, grazie ai campionati nazionali che ho potuto svolgere. Come dicevo, adesso inizia una nuova avventura che credo mi permetterà di fare il salto di qualità”.

Quest’anno hai segnato in ogni modo: di testa, su punizione, dal dischetto, da fuori, da opportunista dell’area di rigore. Qual è stato, secondo te, il gol più bello? E quali sono le tue qualità principali?

“Secondo me il gol più bello di quest’anno è stato contro l’Hellas Verona da fuori area all’incrocio dei pali. Senso della posizione, senso del gol ed essere sempre al servizio della squadra sono le mie caratteristiche principali”.

Sei agli inizi, ma in cosa pensi di dover migliorare ancora tanto?

“Credo che il percorso di crescita sarà lungo e costante ed ho sempre creduto nel fatto che non si finisca mai di migliorare. Vorrei ancora migliorare tanto sulla capacità di possesso e di difesa del pallone”.

Sei stato convocato due volte in Nazionale under 15 dal ct Rocca. Che emozioni ti ha suscitato indossare la maglia italiana?

“Ho provato un’emozione grandissima e sensazioni indescrivibili”.

Dal settore giovanile dell’Inter sono usciti grandi talenti in questi ultimi anni. Questo può essere certamente un segnale positivo per te…

“Sì, certamente. Il settore giovanile dell’Inter è uno dei migliori in assoluto in Italia”.

Qual è il tuo attaccante preferito e a quale, invece, ti ispiri?

“Il mio attaccante preferito è Zlatan Ibrahimovic. Mi ispiro, invece, a Miro Klose per caratteristiche fisiche e movimenti in campo”.

C’erano altre squadre sulle tue tracce?

“Si, diverse squadre mi seguivano. Due su tutte Juventus e Parma”.

Si legge che tu sia un tifoso milanista. E’ la verità?

“Ho sempre apprezzato le squadre con una grande organizzazione e sicuramente Inter e Milan hanno suscitato in me sempre grande interesse e le ho sempre seguite molto. La mia squadra del cuore, però, è il Sudtirol, perché è la squadra della mia città”.

Entrare e vivere nel mondo del calcio è sempre complesso. La tua famiglia ti ha appoggiato nella scelta di intraprendere questa carriera?

“Sì, la mia famiglia mi ha sempre sostenuto e mi ha sempre seguito nel mio percorso tra studio e calcio”.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

“Riuscire sempre a fare al meglio quello che la vita mi offre, raggiungendo sempre il massimo dei risultati. Sono un ragazzo con i piedi per terra, ma ambizioso”.

 

Marco Torretta

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