Quelli che aspettano…

Genoa vs Inter quelli che aspettanoNon ci aspettavamo di lottare per lo scudetto in questi giorni. Per pochi mesi l’avevamo sperato, sussurrato a mezza bocca, senza mai gridarlo al resto del mondo calcistico, in una strategia di “vorreimanonposso” che alla fine ha portato i suoi frutti.

Ci aspettavamo di lottare almeno per l’Europa, quella che conta, quella che regala soldi, emozioni e potere contrattuale sul mercato senza minare la condizione fisica della squadra tramite improbabili calendari. Arriviamo all’ultima giornata senza possibilità di arrivare neanche in Europa League. Sfortunatamente. O forse no. Rimane un unico obiettivo, l’unico in via di realizzazione: salvare la dignità.

Genova è solo la penultima tappa di questo percorso di salvaguardia dell’amor proprio. L’undici che scende in campo a Marassi avrebbe un briciolo di senso tattico, se non fosse per la presenza di Schelotto che un senso, tattico e non, in un campo di calcio non lo ha mai. La presenza di un vero terzino di spinta come il mai troppo rimpianto Nagatomo rende credibile e funzionale il 3-4-2-1 di emergenza imbastito da Stramaccioni, in cui ben figura il giovane Pasa, chiamato a completare l’ancora una volta inedito pacchetto difensivo con Cambiasso e Ranocchia, che lascia il campo per l’ennesimo infortunio di una stagione sfortunatissima. I brividi sono pochi, tolti i soliti guizzi di genio di Kovacic e il boato dei tifosi genoani al momento del gol che manda il Palermo in B. A margine: Zampa, non ci mancherai.

Il ritorno di Cassano rammenta ai pochi tifosi rimasti alla visione la sofferenza nel pensare a un’Inter che poteva essere e non è stata, a una stagione che poteva essere e non è stata. In questi giorni c’è chi festeggia, c’è chi soffre. E poi c’è chi aspetta, come noi. Non ci piace questo limbo, non lasciateci lì per troppo.

 

Giovanni Cassese

(Twitter: @vannicassese)

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