Tronchetti Provera: “Zanetti è l’erede di Facchetti, tornerà. A Stramaccioni auguro…”

Tronchetti Provera InterIntercettato durante la terza giornata delle Regate Pirelli, il presidente del main sponsor nerazzurro, Marco Tronchetti Provera, è tornato a parlare di Inter, analizzando alcuni argomenti caldi, dall’infortunio di Zanetti alla costruzione del nuovo stadio, dalla conferma di Stramaccioni alla possibile esclusione del club dalle coppe europee. Ecco le sue parole, riportate dal Corriere dello Sport.

Cosa ha provato vedendo Zanetti infortunato domenica a Palermo?

“Siamo tutti con lui che è un esempio di professionalità e sportività in campo, ma anche di valori positivi fuori dal rettangolo di gioco. E’ un vero capitano, l’erede naturale di Facchetti per i comportamenti che ha. Desidero che torni a 40 anni a giocare la sua partita. E’ l’augurio che gli facciamo tutti”.

Giusto confermare Stramaccioni con questi risultati? Cosa pensa di lui?

“Mi rifaccio alle parole di Moratti che vive vicino alla squadra. C’è stata una fase della stagione in cui tutti andava nella direzione giusta, poi ci sono stati una serie di eventi che sono intervenuti e lo spirito vincente della squadra è venuto meno. Il calcio è fatto anche di una forte componente psicologica e per esempio la Juve si sente fortissima nel suo stadio dove il pubblico sta addosso e incita molto. Per un giovane come Stramaccioni certe circostanze negative possono aver pesato. Auguro tutti i successi a Stramaccioni e spero che ritrovi tutti gli infortunati al più presto. Speriamo di avere una visione più ottimista del futuro, ritrovando i giocatori che adesso non ci sono e che torneranno ad essere utili per la squadra”.

Al tifoso Tronchetti Provera quanto farebbe male non vedere l’Inter in Europa il prossimo anno?

“Aspettiamo la fine del campionato. Nel caso penseremo più al campionato”.

Le piace l’idea di vedere l’Inter in un suo stadio?

“Il cuore sta con San Siro, ma lo stadio moderno ha un valore di supporto alla squadra. Uno stadio di dimensioni giuste dà un vantaggio. Il mio rapporto con il calcio nasce a San Siro, ma l’idea di un nuovo stadio è affascinante”.

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