Lo “spauracchio” Bale tormenta i sogni europei dell’Inter

Gareth BaleIl prossimo 7 marzo i nerazzurri disputeranno l’andata di Europa League contro il Tottenham, squadra che, nel precedente turno, ha eliminato il Lione. La gara  rievoca ricordi amari per i tifosi nerazzurri: infatti, l’ultima volta che la Beneamata  incontrò gli Spurs dovette fare i conti con l’esplosione di Gareth Bale. Il centrocampista gallese si fece conoscere al grande pubblico grazie alla tripletta con cui permise alla sua squadra, uscita da San Siro con una sconfitta per 4-3, di rendere meno pesante il vantaggio di 4 reti accumulato dalla squadra Campione d’Europa in carica. In occasione dei primi due gol, riuscì addirittura a superare in velocità anche uno come Capitan Zanetti, che, nonostante l’età, difficilmente riesce a trovare qualcuno che sappia tenergli testa.

Nella gara di ritorno, invece, non ci fu storia: la squadra allora allenata da Benitez, cadde sotto i colpi di Van der Vaart, Crouch e Pavlyuchenko e a nulla servì il gol di Eto’o per il momentaneo 2-1. Nonostante non sia andato in gol, Bale riuscì a farsi eleggere come migliore in campo, grazie, soprattutto, ai due assist forniti in occasione degli ultimi due gol e all’abilità con cui seppe destreggiarsi, nonostante sulla sua corsia ci fosse Maicon.

Diventato titolare dopo la partenza di Assou-Ekotto per la Coppa d’Africa del 2010, “l’erede di Ryan Giggs” (così definito in patria) è diventato presto un elemento cardine dello scacchiere degli Spurs, migliorando molto sotto ogni punto di vista; considerato un vero e proprio jolly, la sua duttilità gli permette di giocare indistintamente  sia come mezz’ala che come esterno difensivo ed offensivo, quest’ultimo suo ruolo prediletto in quanto gli permette d’andare a segno con grande frequenza. Ciò che lo rende un vero e proprio top player, però, è la capacità con cui riesce ad andare a rete su punizione dalla lunga distanza, disegnando traiettorie simili a quelle di Cristiano Ronaldo, oltre a saper abbinare agilità ed esplosività nella corsa palla al piede.

Giusto ieri sera è andato a segno per la quindicesima volta in campionato, mettendo a segno una doppietta decisiva che ha permesso alla squadra di Villas-Boas di battere il West Ham e, nel contempo, di superare il Chelsea al terzo posto in classifica in piena zona Champions, nonostante le partenze di Modric e di Van der Vaart abbiano indebolito il tasso qualitativo della squadra.

Come nel 2010, tra poco più di una settimana l’Inter dovrà fare i conti con uno degli esterni di centrocampo più forti al mondo, nella speranza che l’esito della gara di White Hart Lane sia ben diverso da quello di due stagioni fa.

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