ESCLUSIVO – Bandini: “Vogliamo il Viareggio. Strama importante per noi giovani, Stankovic mi ha impressionato”

 

Attualmente impegnato nella 65^edizione del Torneo di Viareggio, Andrea Bandini, giovane promessa della Primavera nerazzurra, si è confessato in esclusiva ai microfoni di SpazioInter. Nel corso dell’intervista, il terzino milanese (classe 1994) ha affrontando diversi argomenti, dall’indimenticabile esordio in prima squadra ai possibili obiettivi per il futuro.

Ecco le sue parole:

La tua avventura nell’Inter è cominciata ufficialmente nel 2002 con i Pulcini C. Adesso sei uno dei punti fermi della Primavera di Bernazzani. Quanto conta aver fatto tutta la trafila nelle giovanili nerazzurre?

“E’ stato importantissimo, soprattutto a livello di formazione personale. Crescere sin da piccolo nello stesso ambiente ti permettere di conoscere al meglio le dinamiche del club. L’Inter, poi, cura in maniera perfetta l’aspetto tecnico. Avere la possibilità di crescere nel settore giovanile nerazzurro è stata una fortuna”.

La generazione dei classe 1994 nerazzurri promette molto bene. Oltre a te ci sono Mbaye, Benassi, Pasa, Belloni, Garritano, Terrani… Pensando al futuro, su chi scommetteresti?

“Il più pronto, ora come ora, è sicuramente Benassi, anche perchè ha una personalità incredibile. Poi tecnicamente non si discute: gioca bene con entrambi i piedi, corre e imposta. Ha tutto quello che serve a un centrocampista. Anche Mbaye è fortissimo e ha già avuto modo di fare qualche esperienza in prima squadra. Pasa è un altro che, a livello di testa, ragiona già da professionista, capisce il gioco prima degli altri e tatticamente è impeccabile”.

Il 6 dicembre 2012, in occasione di Inter-Neftçi, hai fatto il tuo esordito a San Siro. Che emozioni hai provato?

“E’ stato bellissimo. Lo stadio non era pieno, quindi ho vissuto con molta più agitazione i momenti che hanno preceduto la partita. Una volta entrato in campo ho pensato solo a giocare”.

Adesso l’obiettivo è l’esordio in campionato?

“Sì, l’obiettivo per il futuro è quello. Ovviamente non sarà facile, ma non ho fretta. Vedremo cosa succederà, passo dopo passo…”.

Che rapporto hai con Stramaccioni e quanto è importante la sua presenza per la crescita di voi giovani?

“Dal punto di vista tattico, il mister è veramente bravo. E’ importante sapere che in prima squadra c’è un allenatore che ti ha allenato e ti conosce bene. Con un po’ di fortuna può diventare più facile la nostra scalata verso il calcio professionistico, anche se forse si tratta più di un vantaggio psicologico”.

Hai già avuto modo di allenarti con la prima squadra. Chi ti ha impressionato di più?

“Dire Zanetti sarebbe troppo scontato (sorride, ndr). Personalmente mi ha sorpreso tantissimo Stankovic. Lui è veramente forte, incredibile. Purtroppo l’ho visto allenarsi poche volte, perchè era infortunato, ma è riuscito comunque a impressionarmi. Dal punto di vista umano, tolto Zanetti, faccio il nome di Cambiasso. E’ una bravissima persona, oltre a essere intelligentissimo come calciatore. Quando ho avuto la possibilità di allenarmi con la prima squadra, lui e il Capitano sono stati quelli che mi hanno aiutato di più”.

Adesso siete impegnati con il Torneo di Viareggio. Una competizione importante, nella quale l’Inter ha grande tradizione. Qual è il vostro obiettivo? Pensate di poter arrivare in finale?

Vogliamo arrivare fino in fondo. Siamo partiti bene, vincendo le prime due gare. Se non facciamo stupidate nella prossima partita, siamo qualificati. Non siamo stati inseriti tra le favorite, ma da un certo punto di vista è anche meglio così. L’anno scorso nessuno pensava che potessimo vincere scudetto e Next GenSeries, invece ce l’abbiamo fatta”.

A tal proposito, pensi sia possibile ripetere la splendida cavalcata della scorsa stagione in campionato e NextGen Series?

“Siamo ancora in corsa per entrambi gli obiettivi, quindi la possibilità c’è. Ovviamente sarà molto difficile. Quella dell’anno scorso è stata una stagione ai limiti dell’incredibile, quasi magica. Dovremo mettercela tutta per cercare di ottenere gli stessi risultati. Non è impossibile, ci crediamo, pur sapendo che vincere due competizioni così importanti non sarà semplice”.

Pensando al 2013/14, invece, sogni il salto in prima squadra, oppure preferiresti andare in prestito come ha fatto qualche tuo ex compagno?

“Non so cosa succederà a fine stagione, anche perchè non ho ancora parlato del mio futuro con la società. In questo momento penso solo a giocare: l’obiettivo a breve termine è vincere con la Primavera”.

 

Alessandro Suardelli

(Twitter: @AleSuardelli)

 

 

 

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